I tormentoni estivi, si sa, qualche volta rischiano di annoiare. Quello che ha portato sulla bocca di tutti Mahrez (nome omen) è destinato a esaurirsi nei prossimi giorni e ieri sera ha accompagnato allo Gillette Stadium di Foxborough la sconfitta ai rigori della Roma contro la Juve nell’ultima amichevole della tournée americana. Dopo aver presentato la seconda offerta (poco meno di 35 milioni, bonus compresi) la Roma si è affidata a Mahrez così come aveva fatto con Defrel nella trattativa col Sassuolo. L’algerino ha fatto pressione sul Leicester che, non avendo altre offerte da vagliare, ha deciso di ammorbidire le pretese e sedersi di nuovo al tavolo delle trattative con Monchi. L’acquisto da parte delle Foxes di Iheanacho dal Manchester City ha allargato il sorriso del ds e fatto aumentare l’ottimismo nonostante le frenate dei media inglesi. In ballo, però, ci sono i famosi bonus. Ieri era addirittura circolata la notizia di visite mediche prenotate per mercoledì a Villa Stuart. Di sicuro la Roma vuole portarsi Mahrez nella tournée spagnola di metà agosto e non aspetterà oltre la prossima settimana per definire l’accordo. In caso di improvvise (e improbabili) frenate andrà su Ziyech più che su Berardi. Difficile arrivare a Cuadrado mentre in difesa rispunta Caio del San Paolo. L’eventuale acquisto dell’esterno algerino tanto voluto da Di Francesco aumenterebbe l’entusiasmo dopo la bella ripresa di ieri contro la Juve che ha, in parte, cancellato il brutto primo tempo.
La squadra di Eusebio ha chiuso l’International Cup da imbattuta nei 90’ dopo il pareggio col Psg (vittoria ai rigori per i francesi) e il successo per 3-2 sul Tottenham. In campo dal 1’ il tridente Perotti, Dzeko e Defrel e il centrocampo titolare formato da De Rossi, Strootman e Nainggolan, freschi di rinnovo ma ancora parecchio imballati. Di Francesco ha provato il solito 4-3-3 senza rinunciare a sperimentare il 4-1-4-1. Nel primo quarto d’ora l’occasione più limpida è capitata sui piedi di Dzeko che dall’altezza del dischetto ha trovato la deviazione di Benatia. Dopo è salita in cattedra la Juve: al 25’ il destro di Pjanic ha sfiorato il palo, dopo 3 minuti il vantaggio di Mandzukic imbeccato da Alex Sandro. Nella ripresa Under, Gonalons, Pellegrini e Gerson hanno cambiato marcia alla Roma mentre nella Juve si sono visti Costa e Bernardeschi. Si parte forte: al 50’ la traversa di Strootman, al 57’ il miracolo di Alisson su Higuain ad evitare il 2-0. Al 74’ è arrivato il pareggio di Dzeko che ha finalizzato un’azione corale orchestrata da Gerson e Kolarov (ancora tra i migliori in campo). Dal dischetto è pesato l’errore iniziale di Tumminello mentre i bianconeri non hanno sbagliato un rigore conquistando il derby italiano d’America.