Ora si può cominciare a parlare di maledizione. Come se non bastassero le assenze per infortunio di Bruno Peres, Karsdorp e Florenzi, ieri è arrivata la notizia dell’ennesimo stop di Nura. Il terzino nigeriano dovrà stare fuori tra le 6 e le 8 settimane per una «lesione muscolo tendinea del bicipite femorale della coscia destra». Nura probabilmente non sarebbe stato titolare sabato sera contro l’Inter di Spalletti, che quando stava alla Roma gli aveva pronosticato un futuro luminoso. Ma era di fatto l’unico esterno destro basso di ruolo a disposizione di Di Francesco, che ora dovrà ricorrere a soluzioni inedite. Allargando il discorso anche alla fascia sinistra, dove Emerson Palmieri non tornerà prima di ottobre, dove rimane solo Kolarov. Complicatissimo (se non impossibile) ipotizzare per la gara di sabato l’utilizzo di Alessandro Florenzi, che probabilmente sarà convocato ma non gioca una partita da dieci mesi esatti: si è fatto male il 26 ottobre scorso a Reggio Emilia contro il Sassuolo.
Poche le soluzioni per il tecnico: 1) lo spostamento a destra di uno tra Manolas e Juan Jesus, più il primo del secondo anche se il greco ha chiaramente fatto capire di non sentirsi sicuro sulla fascia; 2) il passaggio alla difesa a tre, soluzione che però Di Francesco non ha mai adottato se non per pochi minuti a Bergamo, nel finale di gara, con Pellegrini praticamente sulla linea della difesa diventata a cinque; 3) l’arretramento di Radja Nainggolan, una mossa che ricorderebbe quella fatta nel settembre 2011 da Luis Enrique che sempre contro l’Inter (a San Siro però), giocò con Perrotta e Taddei esterni di difesa. L’arretramento del Ninja, però, toglierebbe muscoli a centrocampo e pericolosità nella metà campo avversaria. Un dilemma per Di Francesco, che aspetta un regalo da Monchi prima della fine del mercato: la questione Schick è ancora in fase di stallo, con la Sampdoria che spinge il calciatore verso Trigoria mentre i suoi procuratori lo vorrebbero all’Inter. In alternativa la società giallorossa ha riallacciato i contatti col Sassuolo per Berardi, che però lo reputa incedibile, e continua a monitorare Munir. Lontanissimo l’algerino Riyad Mahrez. «Vogliamo tenere i nostri gioielli», ha detto ieri il tecnico del Leicester, Shakespeare.