Quello di questa sera all’Olimpico contro l’Atletico Madrid (ore 20.45, diretta tv in chiaro su Canale 5), sarà l’esordio da titolare in Champions League per Kevin Strootman. Quasi un paradosso per uno dei calciatori con maggiore esperienza internazionale della rosa a disposizione di Eusebio Di Francesco: l’olandese, senza contare le due gare nel turno preliminare dello scorso anno contro il Porto, può contare finora solo 7 minuti nella massima competizione europea, quelli di Mosca contro il Cska nel novembre del 2014, in cui la Roma subì un pareggio che ne compromise le possibilità di qualificazione in un girone con Bayern Monaco e Manchester City. Due avversarie che partivano con i favori del pronostico, come succede con l’Atletico Madrid e il Chelsea quest’anno. «Per un giocatore – le parole di Strootman nella conferenza alla vigilia – la cosa più bella è giocare contro questi grandi avversari. Disputare la Champions è molto importante per noi, la sconfitta contro il Porto nella passata stagione è stata pesante e anche per quello non siamo partiti bene in campionato».
In molti – compreso Di Francesco che siede al suo fianco e che lo definisce «leader in allenamento e in partita» – contano su di lui e sul centrocampo della Roma, il reparto che sembra più forte e completo. «Tutti lo dicono, ma dobbiamo dimostrarlo in campo. De Rossi ha giocato tante volte bene in Champions League, Europa League e al Mondiale: Nainggolan e io un po’ meno. Tutti sono importanti e nessuno indispensabile, anche io non ho sempre giocato bene. Se sono tornato quello di prima dell’infortunio? Spero di poterlo dire dopo la partita, ma non si possono fare paragoni perché sono stato fuori due anni. Forse ho cambiato qualcosa nel mio gioco, sicuramente devo fare più cose per essere pronto per una partita. Lo scorso anno ho giocato più di 50 gare quindi sto bene, anche se quando sono stanco sbaglio qualcosa in più».
L’olandese mette definitivamente a tacere le voci che lo volevano tentato dalla Juventus nell’ultima sessione di calcio mercato: «Non ho mai pensato di lasciare Roma perché ho appena rinnovato il contratto per 5 anni. Non so se siamo più o meno forti rispetto allo scorso anno, perché abbiamo giocato poche partite: sono andati via quattro giocatori forti ma ne sono arrivati altri. Ne riparleremo tra qualche tempo e lo dirà il campo. Però abbiamo molta fiducia».