C’è una grande tradizione di centrocampisti romani e romanisti, che comincia con Attilio Ferraris IV e finisce con Lorenzo Pellegrini, passando per Giancarlo De Sisti e Agostino Di Bartolomei, per Giuseppe Giannini e Daniele De Rossi. Calciatori che hanno lasciato un segno nella storia della Roma. Pellegrini è l’ultimo arrivato ha giocato la sua prima partita da titolare e spera di calcare le orme dei suoi predecessori. Ha esordito in Nazionale a ventuno anni non ancora compiuti. Ha un grande futuro davanti.
ROMANITÀ – Il suo ritorno e la sua presenza da titolare hanno restituito un’anima romana alla squadra giallorossa: sabato erano in campo tre romani dall’inizio: non accadeva da 736 giorni. L’ultima volta risaliva al 12 settembre 2015, a Frosinone, con Totti, De Rossi e Florenzi insieme al Matusa dal primo minuto, per portare alla vittoria la Roma di Rudi Garcia. Sono passati poco più di due anni da quella partita. Sabato De Rossi, Florenzi (dopo 325 giorni di assenza) e Pellegrini: tre romani cresciuti nel vivaio. Il nuovo capitano, il suo vice e il giovane talento che comincia il suo percorso in prima squadra. Un motivo d’orgoglio per una tifoseria che ha sempre voluto esaltare la romanità. Capitani romani, come Bernardini, Amadei, Di Bartolomei, De Sisti, Conti, Giannini, fino ad arrivare a Totti.
LA TRADIZIONE – Pellegrini è l’ultimo rappresentante di una dinastia di centrocampisti romanisti doc. Il primo fu Ferraris IV. Cominciò nella Fortitudo, prima della fusione per la nascita della Roma e fu il primo giallorosso convocato in Nazionale. Un altro centrocampista romano finito in Nazionale è stato Egidio Guarnacci, ma in maglia azzurra collezionò solo tre presenze. In molti lo accostarono proprio a Ferraris IV. Poi fu la volta di Picchio De Sisti. Cresciuto nella Roma, ha vissuto la sua felice parentesi azzurra (29 presenze e 4 gol, campione d’Europa e vice campione del mondo), quando vestiva la maglia della Fiorentina. Tornò alla Roma a chiudere la carriera e fu un punto di riferimento per la prima Roma di Liedholm. Agostino Di Bartolomei è stato un grande centrocampista. Lo abbiamo inserito nella dinastia dei centrocampisti azzurri anche se non fu mai convocato nella Nazionale maggiore, ma nell’Under 21 giocò otto partite con sette reti. Dopo di lui Giuseppe Giannini, l’ultimo grande dieci giallorosso prima di Totti. Amore tormentato con la Roma, collezionò 47 partite in Nazionale. Tra i centrocampisti romanisti prodotti del vivaio vestiti d’azzurro vanno ricordati anche Francesco Statuto (3 presenze nel ‘95), Massimiliano Cappioli (una partita nel ‘94) e Alberto Aquilani (38 presenze), fino ad arrivare a Daniele De Rossi (il romanista più presente in azzurro) e Alessandro Florenzi, jolly tuttofare che in Nazionale ha giocato spesso da centrocampista, ruolo nel quale ha cominciato la sua carriera nelle giovanili della Roma.