«Tutto quello che è successo mi ha fatto crescere, rendendomi più forte». È Alessandro Florenzi la sintesi più bella della facile vittoria romanista contro il Verona, il suo sorriso e poi le sue lacrime, la sua emozione e l’applauso liberatorio della Sud, per un bentornato atteso quasi un anno. «Come quel bambino, oggi diventato uomo, che ha continuato a credere nella forza di un sogno — continua il vicecapitano giallorosso, sotto a una foto postata su Instagram di lui da piccolo — quella forza che ti fa superare ogni ostacolo. Grazie a tutti, perché quello che è successo è passato in fretta con voi al mio fianco».
Una gara giocata da titolare, su un campo appesantito dalla pioggia: indizi sufficienti per considerare il ragazzo pienamente integrato di nuovo nel gruppo e sospiro di sollievo per Di Francesco, costretto ad addestrare tatticamente Peres, in attesa dei rientri tanto attesi (è ancora fuori Karsdorp), con l’intenzione di utilizzare Florenzi, nel futuro, anche più avanti. Ma con calma, perché atleticamente sarà inevitabile un calo del ragazzo, che, insieme a De Rossi e Pellegrini, rappresenta la colonia romana in squadra. Tradizione che si rinnova e si mantiene, quella del terzetto nato nella Capitale, anche dopo che Totti ha smesso di giocare. «Sognavo un debutto così, è stato un sabato perfetto». Parole di Lorenzo Pellegrini, all’esordio da titolare con la maglia giallorossa (per l’occasione marrone scuro, la terza divisa), al posto di Strootman, complice il turnover difranceschiano. «Era importante dare un’impronta positiva — continua il ragazzo a Roma Radio — e lo abbiamo fatto. Potevamo segnare anche di più, ma è andata bene».
Dopo domani la Roma sarà subito impegnata in trasferta, nel turno infrasettimanale del campionato a Benevento. E c’è un’allerta piuttosto alta tra le forze dell’ordine per i possibili contatti sulle strade tra i romanisti in viaggio verso la Campania e i napoletani, a cui è stata aperta la trasferta a Roma contro la Lazio. Non corre buon sangue da tanti anni tra i sostenitori delle due squadre, per rapporti che sono peggiorati dopo l’omicidio di Ciro Esposito. Sperando che non succeda nulla, Di Francesco sta valutando le condizioni dei suoi, per portare avanti le turnazioni studiate prima della gara con il Verona. Potrebbero rientrare, rispetto alla formazione di sabato, Peres, Jesus, Strootman e Perotti, mentre dovrebbe ripartire dalla panchina Schick. È invece ripartito ieri Pallotta, lasciando nella Capitale le linee guida studiate con la società per aumentare la presenza di tifosi allo stadio e trovare un main sponsor di livello. Il presidente seguirà da Boston l’andamento della seconda Conferenza dei Servizi per il nuovo stadio, che partirà il 29 settembre, e dovrebbe tornare prima di Natale nella Capitale.