La Roma ha rischiato di rovinarsi la serata tra vento e pioggia a Baku. Alla fine l’unico aspetto positivo di questa trasferta resta il risultato, 2-1 al Qarabag, che ne aveva presi sei dal Chelsea alla prima giornata. La squadra giallorossa è tornata a vincere in Champions dopo quasi due anni e da 2520 giorni non le riusciva di farlo in trasferta. Ma la partita è stata troppo brutta, specie nel secondo tempo e sul piano della prestazione è stato fatto un passo indietro rispetto alle ultime tre vittorie in campionato. Il Qarabag può essere considerato sul livello di Verona, Benevento e Udinese ed è arrivato il quarto successo di fila, ma la Roma non è riuscita a ripetersi sul piano del gioco. I tre punti erano indispensabili per poter avere qualche speranza di qualificazione, nel girone di ferro con Atletico Madrid e Chelsea.
MEZZA ROMA – Di Francesco ha confermato la regola del cinque e ha cambiato mezza squadra come nelle ultime tre partite. Bruno Peres per Florenzi, Juan Jesus per Fazio, Gonalons per De Rossi, Pellegrini per Strootman e Defrel per Perotti. L’impianto di gioco è rimasto lo stesso, 4-3-3 con la difesa alta. Il Qarabag dopo i sei gol presi contro il Chelsea ha cercato di non fare le barricate, ma la Roma è passata subito in vantaggio. Al 7′ un tiro cross di Pellegrini è stato corretto di testa da Manolas, dopo una respinta difettosa di Sehic. La difesa del Qarabag ha continuato a sbandare e il raddoppio è arrivato otto minuti dopo, al termine di un’azione in velocità, iniziata da Defrel, con El Shaarawy pronto a servire Dzeko, che si è liberato di prepotenza di Sadygov e ha messo a segno: 2-0 e la netta sensazione che la partita potesse essere già finita. Con il settimo gol in sette partite stagionali, terzo in Champions con la maglia giallorossa, il bosniaco ha confermato il suo felice momento. La Roma ha continuato ad attaccare, concedendo qualche contropiede agli azeri. Che hanno avuto il merito di crederci sempre e sono tornati in partita al 28′, grazie al gol di Henrique, che ha sfruttato un errore in disimpegno di Gonalons e ha battuto Alisson su assist di Ndlovu. Il Qarabag, sospinto dai 60.000 dell’Olimpiya Stadionu, ci ha provato ancora e la Roma ha rischiato in qualche occasione, giocando con un po’ di superficialità. Il terzo gol è continuato a non arrivare e gli azeri ci hanno messo ancora più aggressività, con qualche fallo di troppo. La Roma pasticciona ha fatto andare Di Francesco su tutte le furie, mentre gli azeri hanno continuato ad essere pericolosi.
FLESSIONE – All’inizio della ripresa la Roma ha avuto la possibilità di segnare ancora con Bruno Peres e Florenzi, subentrato a Defrel: Sehic ha deviato con bravura. Mentalmente la Roma ha giocato come se fosse sicura di fare una passeggiata e ha lasciato troppe occasioni ai padroni di casa. Gonalons ha sbagliato tanto, costringendo Di Francesco a sostituirlo con De Rossi. Anche Kolarov ha commesso errori nelle scelte e nei disimpegni. La partita è stata brutta, veramente brutta e la Roma ha continuato ad arretrare il baricentro, non riuscendo a restare corta come vuole Di Francesco e concedendo troppi spazi ai modesti azeri. E quando Ndlovu ha sfiorato il palo con un colpo di testa a un minuto dalla fine Di Francesco ha tirato un sospiro di sollievo. I tre punti sono fondamentali, ma domenica a Milano servirà un’altra Roma.