Il sinistro al volo che ha portato la Roma sul 2-2 rimarrà per parecchio tempo nelle sigle televisive della Champions League: classe e potenza, un gesto tecnico che rende merito al soprannome «Cigno di Sarajevo» che gli è stato dato da giovane perché ricordava nelle movenze quello di Utrecht, cioè Marco Van Basten. Non ci fosse stato il pareggio di Hazard, la serata di Dzeko, autore anche del terzo gol giallorosso, sarebbe ancora più memorabile. Come quella della Roma che ha comunque messo un mattone importante (aiutata dal pareggio dell’Atletico Madrid col Qarabag) in chiave qualificazione. «È ancora presto – le sue parole a fine match – per parlarne. Ci sono ancora tre partite importanti, ma ora pensiamo al campionato e alla gara di domenica con il Torino. È stata una notte splendida. Potevamo vincere ma anche un punto va bene, è stata una gara incredibile, peccato per i gol subiti: dobbiamo lavorare di più ma abbiamo fatto bene». Dopo il passo falso con il Napoli, la Roma era chiamata ad una reazione d’orgoglio e ad una prova di personalità. A Londra ci sono state entrambe le cose. «Loro sono forti, hanno fatto tre gol in altrettante occasioni. La nostra mentalità era giusta, abbiamo giocato come se fossimo in casa e abbiamo fatto una grandissima prestazione».
Al Chelsea non aveva mai segnato con la maglia del Manchester City, ieri sera ha pareggiato i conti. «Il calcio italiano mi ha migliorato». Tra i protagonisti del match anche Gonalons, schierato titolare al posto di De Rossi. Il centrocampista francese è stato autore di una buona gara, ha dato geometria e qualità alla manovra, anche se ha sbagliato qualche appoggio di troppo. «Sono contento del punto – però pensando al fatto che vincevamo 3-2 è più dura da accettare. Il Chelsea è una grande squadra, ci ha causato molti problemi, ma noi abbiamo avuto molte occasioni e siamo stati molto efficaci. Congratulazioni a tutto il gruppo, perché è la Champions League ed è eccezionale giocarla».