Dieci, cento, mille volte Dzeko. Dieci come i gol in altrettante partite di questa stagione, aggiungi uno zero e hai le presenze in giallorosso, che non potevano essere onorate meglio di così, mille volte grazie i romanisti gliel’hanno urlato a Stamford Bridge in una notte magica che alla fine fa dire peccato, e nessuno se l’aspettava: «Potevamo vincere. Un punto – si consola Edin – va bene, abbiamo fatto una gara incredibile. Dispiace per i gol presi, dobbiamo lavorare di più, ma abbiamo fatto bene. Il Chelsea ha avuto tre occasioni e le ha concretizzate, è forte. Noi abbiamo avuto la mentalità giusta, abbiamo giocato come se fossimo stati a casa nostra». Padroni del pallone, del campo e di un bello spicchio di stadio tutto colorato, dove il bosniaco è andato di corsa a festeggiare la doppietta che per poco non regalava il colpo grosso alla Roma: «La Serie A mi ha migliorato molto, si è visto pure in questa partita. Ai tempi del Manchester City non avevo segnato mai ai Blues, qui sì ed ho fatto bene».
Ha fatto svanire l’incantesimo di Londra e non si è accontentato di centrare la porta una volta sola. Lo Dzeko 2017 è micidiale, 31 gol in 36 partite sono lo specchio di un attaccante che «invecchiando» migliora. A furia di prime volte: nelle precedenti 9 sfide col Chelsea era andato a secco, la decima è stata quella buona. Numeri che ritornano e contagiano anche Kolarov, pure lui fino a ieri sera col curriculum in bianco alla voce gol al club inglese, nonostante le 10 gare giocate. L’impresa sfiorata lascia un po’ di amaro in bocca, ma sistema la classifica in Champions: la Roma non aveva mai chiuso da imbattuta il girone d’andata. E’ tutto ancora da scrivere, però: «Ci sono tre partite importanti da disputare, ma – sottolinea Dzeko – c’è prima la Serie A, poi penseremo al ritorno col Chelsea». «Sono contento del punto, però – ribatte Gonalons – pensando al fatto che vincevamo 3-2 è più dura da accettare. Loro ci hanno causato molti problemi, ma noi abbiamo avuto molte occasioni e siamo stati molto efficaci». Nainggolan concorda: «E’ stato strano prendere il 3-3, ci sentivamo più forti. Abbiamo preso il gol troppo velocemente. Ma abbiamo giocato meglio di loro. Il risultato è positivo e fa bene per il morale, andiamo avanti così. Io voglio vincere con questa maglia, sarebbe indimenticabile».
Il rientro nella capitale in piena notte (4.30) è stata la parte più traumatica del viaggio londinese, da cui la Roma torna senza feriti: Gerson è uscito per crampi e da oggi (si riprende con un defaticante nel pomeriggio) a domenica Di Francesco avrà la possibilità di scegliere se convocare Schick e Defrel, ormai pronti. Un altro buon motivo per sorridere.