Mai come in occasione di questa sosta del campionato, Eusebio Di Francesco vedrà la propria rosa decimata dalle nazionali. E se per una volta è rimasto a Trigoria un pezzo da novanta come Edin Dzeko, che più di altri aveva bisogno di staccare un po’ con la testa, e insieme a lui Lorenzo Pellegrini, non convocato dal c.t. Ventura, sono ben 14 i giallorossi in giro per il mondo che da oggi fino a martedì saranno impegnati in gare decisive per la qualificazione ai Mondiali, o in amichevoli inutili. L’allenatore giallorosso dovrà quindi tenere le dita incrociate, soprattutto perché dopo la sosta la Roma è attesa da due gare in quattro giorni che possono, se non decidere, quantomeno orientare la stagione: il derby del 18 e la trasferta di Champions a Madrid contro l’Atletico del 22. Unica, piccola, consolazione, è che Simone Inzaghi avrà più o meno le stesse difficoltà visto che saranno 12 i biancocelesti a partire. Alessandro Florenzi insieme a Daniele De Rossi e Stephan El Shaarawy sarà impegnato con l’Italia nei playoff contro la Svezia. Per il jolly romanista si tratta di un ritorno dopo 13 mesi di assenza a causa dell’infortunio: logico che ci tenga molto e che darà il massimo («Sono pronto a morire sul campo per andare al Mondiale», ha dichiarato due giorni fa), anche se a Trigoria sperano che non ci sia bisogno di troppo dispendio di energie. Gli azzurri torneranno nella Capitale martedì 14, e avranno quindi tre giorni pieni per prepararsi al derby.
Un giorno prima, invece, farà rientro anche Kostas Manolas, un altro che non si risparmierà nel playoff tra la Grecia e la Croazia: il difensore giocherà però solo la gara di ritorno, poiché sarà costretto a saltare l’andata per squalifica. C’è poi una serie di amichevoli che serve soprattutto per riempire le casse delle federazioni ma non fanno felici i club. Non si spiega altrimenti la trasferta della Serbia di Kolarov in Cina e Corea del Sud: il terzino sinistro tornerà a Trigoria mercoledì 15, a tre giorni dal match contro la Lazio (convocato anche Milinkovic), ma soprattutto dovrà sobbarcarsi tante ore di volo e smaltire il fuso orario. Quelle con il Messico di Hector Moreno (che incontrerà anche la Polonia di Skorupski, i due rientreranno il 14) e il Giappone saranno forse amichevoli per il Belgio, ma non per Nainggolan: il Ninja è tornato tra i convocati di Martinez («Con lui devo chiarirmi», ha dichiarato) e farà di tutto per convincere il c.t. a non escluderlo più. Motivazioni particolari anche per Perotti, chiamato con Fazio per la doppia amichevole dell’Argentina con Russia e Nigeria, e tornato in nazionale sei anni dopo l’ultima convocazione: saranno a Trigoria il 15, insieme a Strootman (l’Olanda affronterà Scozia e Romania), Alisson (il Brasile giocherà con Giappone e Inghilterra a Wembley), e Lobont. Il turco Cengiz sarà invece a Roma il 14.