La buona notizia è che, il giorno del suo trentaduesimo compleanno, Aleksandar Kolarov è rimasto in panchina per 90’ nell’amichevole CinaSerbia e che potrebbe saltare anche la seconda gara – contro la Corea del Sud – e ritornare a Trigoria (ma non è confermato) prima del previsto. La notizia che arriva dal Belgio, però, è pessima per Eusebio Di Francesco: a otto giorni dal derby Radja Nainggolan è a fortissimo rischio. Il centrocampista, che si era fermato giovedì nell’allenamento con la sua nazionale, ha infatti riportato «una lieve lesione» (comunicato del Belgio) all’adduttore destro ed è stato quindi richiamato a Roma. Oggi, al massimo domani, Nainggolan sarà sottoposto ad ulteriori accertamenti, poi inizierà il percorso di recupero, con la speranza che lo staff medico riesca a rimetterlo a disposizione del tecnico entro una settimana. Altrimenti, appuntamento alla partita di Madrid del 22 o a quella della domenica successiva contro il Genoa.
Di certo, il k.o. di Radja (secondo in stagione dopo un problema tendineo) si va ad aggiungere ai tanti infortuni muscolari con cui la Roma deve fare i conti da agosto: Peres (due volte), Nura, Moreno, Schick (due volte anche lui), Karsdorp, Perotti, Defrel, Strootman, El Shaarawy e Pellegrini. «Non crediamo alla casualità, stiamo studiando le soluzioni», hanno detto sia il d.s. Monchi sia Di Francesco, consapevoli che a stagione in corso è più complicato trovarle e metterle in pratica. Anche di questo il dirigente spagnolo ha parlato con il presidente James Pallotta e il consulente Franco Baldini nel suo viaggio negli States, necessario a fare il punto su tutto l’universo sportivo romanista. Tornato in Europa, dopo una tappa in Spagna, sarà a Roma da lunedì, quando inizierà la settimana che porta al derby. L’Olimpico sarà quello delle grandi occasioni, con oltre cinquantamila spettatori, ai calciatori in campo il compito di offrire uno spettacolo all’altezza. Nainggolan farà di tutto per esserci e per conquistare a distanza, anche nei prossimi mesi, un posto con il Belgio verso la Russia. Le due amichevoli che avrebbe dovuto giocare da titolare erano l’occasione per provare a convincere il c.t. Martinez. Il Ninja ha dovuto invece lasciare dopo neppure tre allenamenti, ma fare bene con la Roma può spalancargli le porte verso la competizione più importante.
Mondiale a cui parteciperà l’Argentina dell’ex romanista Leo Paredes che, attraverso il sito «Ultimo Uomo», ha spedito messaggi d’amore alla sua ex squadra: «In futuro – ha detto il centrocampista ora allo Zenit San Pietroburgo – mi piacerebbe tornare». La Roma gli è rimasta nel cuore, appena può la guarda in tv, ma adesso il presente è in Russia, proprio dove è in questi giorni la sua nazionale. Con lui ci sono Fazio e Perotti. Di Francesco spera che tornino a casa senza problemi.