Nainggolan corre verso il derby, ma la Roma lo frena. Dopo il provino di ieri la fumata è più nera che bianca per il recupero lampo del belga, reduce da una lesione all’adduttore destro rimediata in nazionale appena una settimana fa. Ieri Radja non ha svolto allenamento con il gruppo dopo le visite mattutine. Ancora lavoro individuale tra campo (con allunghi) e palestra. «Io voglio giocare anche con una gamba sola», ha detto Nainggolan ai tifosi all’uscita da Trigoria. Lo staff medico però ci va cauto e non ha dato il via libera a Di Francesco. Oggi tutti insieme valuteranno gli eventuali miglioramenti per decidere se convocarlo oppure no nella sfida alla Lazio. In bilico fino all’ultimo quindi anche perché mercoledì si gioca a Madrid contro l’Atletico nella partita che può valere accesso agli ottavi e primo posto nel girone di Champions. Difficilmente comunque Nainggolan scenderà in campo dal primo minuto. Per questo sta scaldando i motori Lorenzo Pellegrini, al suo primo derby dei grandi dopo quelli affrontati con le giovanili della Roma. Sempre out Schick (ancora lavoro individuale, non scenderà in campo prima di 7-10 giorni), mentre Emerson oggi giocherà con la Primavera contro l’Inter.
Alla sua prima stracittadina di campionato (ne ha giocati 2 in coppa Italia) è Alisson, il portiere meno battuto d’Italia (con l’83% di tiri parati) pronto a guidare il Brasile ai prossimi mondiali: «È troppo importante vincere questo derby. Tutte e due le squadre stanno giocando bene, sono certo che sarà una grandissima partita». Anche perché, ha proseguito il portiere ai microfoni di Sky «pure se sono stato in nazionale è da un po’ che ho in testa il derby. Mi sto preparando bene, è una gara troppo importante. Allo scudetto ci penso». Per questo, quando gli viene chiesto se è più facile un titolo con la Roma o il Mondiale al Brasile dice: «Facciamo 50 e 50. Nessuno vince prima, ma siamo sulla strada giusta sia qui nella Roma che in nazionale. Proviamo ad arrivare alla fine, cercando sia lo scudetto che il Mondiale». Impossibile non parlare dell’eliminazione dell’Italia: «Mi ha sorpreso, ha sorpreso tutto il mondo. Per quelli che hanno guardato le ultime 2 partite è stata dura. Mi dispiace per i miei compagni e per l’Italia, ho tifato per loro. La cosa che mi ha dato fastidio e tristezza è stato vedere il mio idolo Buffon uscire così. Gli auguravo un finale di carriera migliore».