Promossa a pieni voti. Dagli Stati Uniti, il presidente Pallotta si gode la Roma, in piena rimonta in campionato e con il match-point per l’accesso agli ottavi di Champions da giocare il 5 dicembre contro il Qarabag: «Questa squadra è abbastanza forte per vincere lo scudetto, stiamo diventando tosti. E poi c’è unione. Si è visto dopo la partita con la Lazio, sono andati tutti a cena fuori. In campionato abbiamo anche una gara da recuperare, siamo proprio lì. Abbiamo avuto un calendario duro. Ora dobbiamo solo pensare a noi e al nostro gioco, come abbiamo fatto sabato nel derby». Dopo aver riservato la solita bacchettata a Sabatini («Non sono sicuro che se Monchi fosse stato qui, avremmo dato in prestito Pellegrini. Per me lui è un pezzo estremamente importante della Roma per i prossimi 10 anni».), plaude al lavoro del suo attuale ds: «Ramon è anche meglio di quello che pensavo, ha dovuto fare e ripulire certe cose… E poi ha un feeling ottimo con squadra e allenatore». Felice e quasi sorpreso invece della duttilità mostrata da Di Francesco, al quale riserva parole al miele: «Negli ultimi due anni ci è piaciuto il modo in cui giocava e ragionava – spiega a Sport Illustrated – Ma nel venire a Roma la cosa buona è stata che lui, avendo giocato in giallorosso, capisce le difficoltà di questo ambiente. Credo che sia cambiato per essere molto più flessibile. Quando abbiamo parlato con lui in estate ha detto ‘questo è il mio stile ed è così che io gioco’. Nel giro di un paio di partite abbiamo notato gli aggiustamenti che ha fatto. E se lui ha il suo stile di base, dobbiamo davvero apprezzare quello che sta facendo. Ora possiamo andare in casa del Chelsea e giocare come abbiamo fatto. E le sue rotazioni sono ottime».
APPUNTAMENTO A NATALE – Proprio il turnover – chiave per tenere in mano il gruppo e gestire la rosa – piace all’imprenditore americano: «Il tecnico sta utilizzando molti giocatori. Gerson in tanti pensano che sia solo un centrocampista, invece ha giocato esterno alto a destra segnando due gol. E tu dici, forse è meglio come attaccante. Florenzi sa giocare a destra sia da terzino che da attaccante, ma sarebbe perfetto anche a centrocampo. Vediamo questa intercambiabilità ed è bella, anche metterla in atto. Sfortunatamente abbiamo avuto degli infortuni, come quello di Karsdorp. Schick dovrebbe tornare presto e ci aspettiamo molto da lui». Aveva pensato si assistere dal vivo al derby o alla gara contro l’Atletico Madrid, ma gli impegni lo hanno tenuto lontano. Appuntamento rimandato. Forse alla cena di Natale della squadra.