Radja Nainggolan, il leader. Tocca a lui parlare del momento della Roma. Lo aveva già fatto, dopo Madrid, dicendo che era il momento di «stare uniti» e che dopo il ko in Champions si era «parlato troppo». Stavolta, invece, il belga si concede alle telecamere del «Galà del calcio» e, nonostante il sorriso per l’occasione di festa, è netto nelle sue dichiarazioni dopo il pari di Genova: «Stiamo facendo un bel percorso, nessuno ci dava per favoriti a inizio stagione. Al di là delle aspettative l’importante è qualificarci in Champions. Ci sono squadre costruite da un po’, noi abbiamo cambiato qualcosa, stiamo facendo bene e il cammino è molto lungo». Lo sa bene Radja che ha deciso di sposare la causa della Roma nonostante le tante offerte da Italia e estero. Proprio perché conosce l’ambiente il belga non si sbilancia e non nomina mai la parola scudetto.
BACI E ABBRACCI – Magari, chissà, lo avrà fatto con il suo amico Pjanic, con cui si abbraccia e parla a lungo, prima di passare ai rivali napoletani, che va a salutare accompagnato dal procuratore. Ride e scherza con Mertens e Hamsik, poi dice: «Ho votato Marek, Miralem e Allan. Non potevo votarmi da solo». Sorride. In campo però Radja resta il solito guerriero, oltre a essere l’unico centrocampista dei giallorossi – Gerson escluso – ad aver trovato il gol. Le sue reti non sono bastate però per tenere il passo del Napoli: «Sta andando fortissimo, ha perso solo 4 punti. L’anno scorso siamo arrivati secondi e sembrava impossibile». Ma non c’è solo il Napoli: «Ora siamo 4-5 in vetta. L’Inter ha una partita a settimana ed è un agevolata, Spalletti poi è un grande tecnico. Noi stiamo lì, stiamo facendo il nostro campionato e vediamo dove arriviamo. Napoli-Juve? Prima o poi si incrociano tutti. Onestamente penso alla nostra partita, se poi ci scappa un pari meglio (ride, ndc ). Anche perché se il Napoli vince scappa. Dobbiamo rimanere lì aggrappati».
SCONTRI DIRETTI – L’analisi di Radja è lucida: «Il campionato è lungo, ci sono altri scontri diretti. Abbiamo perso la nostra miglior partita contro l’Inter, alcuni episodi ci stanno andando contro ma dobbiamo continuare a lavorare. Più entriamo in condizione più si vedrà la mano di Di Francesco». Con il tecnico Nainggolan è costretto a cambiare ruolo rispetto al modulo di Spalletti tornando a fare la mezzala di un centrocampo a tre che sulla carte sembrava il più forte del campionato. Dopo le difficoltà iniziali ora le cose sembrano andare meglio e lui lo ammette.
CENTROCAMPO IN CRISI? – Anche se, e non si può negare, non è un periodo facile per i centrocampisti della Roma. Strootman non è ancora al massimo, Pellegrini deve crescere ed è impossibile non tornare sull’espulsione di De Rossi. Anche su questo tema il Ninja si dimostra grande uomo squadra: «Daniele per noi è un esempio. Era dispiaciuto, sono cose che fanno parte del mestiere. Gli siamo vicini perché è una persona importante per noi. Non ci sono stati problemi con lui».