La Roma mette alle spalle il passo falso di Genova, strapazza la Spal e sfrutta il successo della Juve al S. Paolo per rosicchiare due punti al Napoli. Insomma ridono tutti, Spalletti compreso (domani può andare in vetta da solo), tranne Sarri tradito dai suoi proprio sul più bello. La squadra di Di Francesco torna a girare come un orologio svizzero e ci mette poco meno di venti minuti per dimenticare il passo falso di Genova. Contro la Spal all’Olimpico arriva un successo netto senza storie e repliche nonostante i soliti noti proveranno ad avvelenare il clima complici due chiamate Varattorno alle quali gira inevitabilmente la gara. Ma il campo parla di una vittoria senza pieghe conclamata da due primizie molto attese. Il primo gol stagionale di Strootman e la prima rete ufficiale in campionato con la maglia della Roma di Pellegrini: un predestinato. Questo e poco altro a dire in una partita giocata a una porta con i romanisti che hanno fatto il tiro al piccione contro una Spal che in dieci non ha avuto nemmeno la forza di reagire: nonostante il rigore regalato da Manolas con l’ennesima distrazione. Il conto si allunga:peccato. Anche se gol dal dischetto dopo il batti e ribatti dell’ex Viviani cambia poco al senso della serata (sesto risultato utile consecutivo giallorosso) che vede la Roma tornare a correre ed essere sempre più in linea con il progetto e l’idea del gioco voluta da Di Francesco.
Ormai la squadra gira a memoria, gli automatismi vengono naturali anche quando, come ieri, il tecnico decide di dar fondo al turn-over pensando al prossimo impegno di Champions che può cambiare la stagione giallorossa. Col Qarabag serve un successo per andare agli ottavi di Champions e incassare una buona dose di soldi e autostima: due cose che non fanno mai male… anzi. Ma l’insolito anticipo del venerdì ha mostrato anche altro. Higuain, l’uomo che non doveva esserci, mano fratturata, fasciatura e tutto il rancore dell’ex, è stato invece decisivo ed è andato una volta ancora a cercare De Laurentiis sotto la tribuna. Tocca a lui decretare il rientro della Juve che in troppi davano già per finita e che invece stende il Napoli, torna a contare anche in campionato (chiaramente la Champions resta la priorità) e suo malgrado lancia la volata a Spalletti. L’ex romanista è l’unico che vince senza aver giocato e domani col Chievo può sottoscrivere ringraziando Allegri, proprio l’uomo che avrebbe dovuto sostituire, e portarsi in vetta a quota 39: con tre squadre (potenzialmente 4 vista la gara da recupera della Roma) in tre punti: prodigi della Var. O no!?