Terza gara in una settimana e dopo il turnover di coppa a Firenze (dove la Roma non perde dal 4 dicembre 2011) torna la Roma titolare. Spazio quindi, al netto degli infortunati (Vermaelen, Ruediger e Mario Rui), alla formazione migliore. Szczesny torna tra i pali e davanti a lui c’è l’unico piccolo dubbio che il tecnico si porta dietro: giocare con due esterni che sono in realtà due ali (Florenzi e Bruno Peres) oppure optare ancora una volta per Juan Jesus. Da come ha parlato ieri il tecnico (cercando di difendere il ragazzo che in questo avvio di stagione ha già commesso tre errori gravi propiziando le reti del Porto e di Quagliarella all’Olimpico e del Viktoria Plzen giovedì) appare difficile vederlo in campo anche perché per ammissione del tecnico «poverino ha giocato due partite con un colpo preso e gli abbiamo chiesto di fare uno sforzo ma non è sicuramente al meglio».
E seguendo questa logica, con un occhio inevitabile alla prestazione dei singoli giovedì con i cechi, Fazio è apparso in condizioni migliori rispetto al brasiliano. In mediana, dopo l’ennesima prova timida in Europa League offerta da Paredes, torna De Rossi (ieri allenamento ridotto per un problema al tendine d’Achille, ma dovrebbe giocare) che al suo fianco avrà Nainggolan e Strootman. Tridente pesante in avanti: oltre all’ex atteso e temuto Salah (già tre reti in due partite alla Fiorentina nei successi in campionato della passata stagione per 2-1 e 4-1) giocheranno Dzeko e Perotti. Alla partenza ieri dalla stazione Termini, piccolo contrattempo per Totti a cui è stata prima rubata e poi restituita la felpa che teneva sulle spalle.