Un Toro da prendere per le corna. A tre giorni dal big match in campionato contro la Juventus, la Roma fa il suo debutto ufficiale in Coppa Italia contro i granata: all’Olimpico (ore 17.30) i giallorossi scenderanno in campo con una formazione rivisitata, frutto di un turn-over massiccio. L’avversario non va sottovalutato ma la sfida contro il Torino può essere l’occasione giusta far rifiatare chi non si è mai fermato fino ad ora. Uno di questi è Kolarov che non è stato nemmeno convocato: niente di grave per il serbo, grande protagonista di questo inizio di stagione, ma il suo fisico chiede una pausa dopo tanto lavoro. Sulla corsia di sinistra ci sarà Emerson Palmieri, all’esordio stagionale da titolare dopo il quarto d’ora finale giocato nella partita di campionato con la Spal. Il brasiliano ha una voglia matta di tornare a sentirsi un giocatore vero: 206 giorni dopo il crack al crociato subito nell’ultima gara dello scorso anno contro il Genoa, è finalmente arrivato il suo momento. Di Francesco ha seguito passo dopo passo la sua crescita e ora vuole dargli una chance dal 1′ in un match che nessuno vuole prendere sotto gamba a Trigoria: «È il modo migliore per preparare la sfida con la Juventus – ha spiegato il tecnico alla vigilia – vogliamo passare il turno per crescere in mentalità. Avere l’ambizione di poter vincere ogni competizione è il giusto gradino per potersi migliorare». Palmieri sarà «aiutato» da una difesa che parlerà brasiliano: a destra Peres è pronto per dare il cambio a Florenzi e in mezzo Jesus si prepara a guidare il reparto al fianco di Moreno. I due centrali non sono un inedito, Di Francesco li ha già testati insieme nel match di campionato proprio contro i granata e dovrebbe riproporli anche oggi.
Ma nella retroguardia che cambia faccia c’è posto anche per una novità in porta: sempre titolare dall’inizio della stagione, Alisson lascerà il posto a Skorupski. Fino adora, l’ex Empoli è rimasto a guardare ma si è sempre allenato con impegno: «È un’occasione buona per farsi vedere – ha rivelato l’allenatore – ha lavorato sempre bene, è un ottimo portiere e spero possa fare una buona prestazione per dare continuità nei turni successivi». Rispetto alla gara con il Cagliari dovrebbe essere completamente rinnovato anche il centrocampo: verso la panchina De Rossi, Nainggolan e Pellegrini, al loro posto Gonalons, Strootman e Gerson. Il brasiliano è in ballo anche per una maglia in attacco ma Di Francesco dovrebbe farlo partire in mediana per poi magari «avanzarlo» nel tridente a gara in corso. Davanti partirà dalla panchina Dzeko, frenato da una leggera sindrome influenzale che non gli ha comunque impedito di partecipare alla rifinitura: Di Francesco vuole preservarlo per la Juve, al suo posto ci sarà Schick con Under ed El Shaarawy ai suoi fianchi. Il tecnico si aspetta risposte concrete dall’attacco: «Giochiamo in tre davanti, non in due, si gioca di reparto. Ci vuole un periodo di assimilazione, siamo troppo frettolosi. Dobbiamo fare progressi, stiamo lavorando e Schick deve essere uno di quegli interpreti che deve migliorare sull’aspetto tattico».