Di Francesco dopo l’1-1 col Sassuolo: “Patrik legga e ascolti meno ciò che si dice su di lui. Noi poco concreti e così non si diventa grandi“. La Roma non riesce più a vincere. E dopo il Natale, anche il Capodanno va di traverso ai romanisti. Tra l’occhio del Var, l’incapacità ormai cronica di segnare, e una crisi fisica, i giallorossi non riescono ad andare oltre l’ 1- 1 contro il Sassuolo, conquistando solamente un punto in casa dopo l’eliminazione dalla coppa Italia e la sconfitta di Torino contro la Juve. «Abbiamo sbagliato troppo — ammette Di Francesco — e per ambire a diventare grandi, non possiamo permettercelo. Spero sia solo un momento: abbiamo creato qualche occasione, ma dobbiamo concretizzare di più la grande mole di gioco che creiamo. Non siamo stati brillantissimi». La realtà è evidente, ma quale la motivazione? «È un problema fisico, ma anche mentale. Valutiamo la scarsa brillantezza che ti porta a sbagliare le cose facili. Spesso non siamo lucidi nell’ultimo passaggio, non siamo stati determinati».
Fatica a trovare la sua dimensione in campo, Schick, poi sostituito a inizio ripresa a favore di El Shaarawy. «Ha fatto poche partite, Patrik. Non una buona gara per lui, ma non si sentiva benissimo — l’analisi del tecnico giallorosso — per me possono giocare insieme: Edin ha avuto un paio di occasioni, aveva fatto un gran gol poi annullato, non gli gira bene. Schick invece deve crescere, è un giocatore importante e deve avere la forza psicologica di affrontare un ambiente come questo. Deve leggere e ascoltare meno quello che si dice su di lui e pensare solo a giocare». Inutile parlare di obiettivi, a questo punto. «Dovevamo chiudere prima la partita, non parlo di scudetto — spiega Fazio — non dovevamo perdere punti con Chievo e Genoa. Ma adesso è necessario guardare avanti, cercando di vincere per riprenderci, ci sono molte partite e dobbiamo ancora recuperare quella con la Samp per chiudere il girone. Ci riprenderemo i punti persi» . Il gol del momentaneo vantaggio porta la firma di Pellegrini. «Ma non è bello segnare se poi non vinci. Bisognava vincere, chiudere la gara, ma non ci siamo riusciti. Volevamo rifarci di Torino, invece niente, ma rifacciamoci subito contro l’Atalanta, la prossima settimana».