Se dipendesse solo da Di Francesco, non ci sarebbero grossi dubbi: Nainggolan titolare anche domani contro l’Atalanta. Una scelta logica ma non banale dopo il polverone alzato attorno al video di Capodanno, con annessa multa salata, rimproveri della società al Ninja e danno d’immagine al club. Il tecnico ha parlato col ragazzo e la sua decisione l’ha presa, ma vista la delicatezza del caso ha voluto condividerla con Monchi, che ha colto la palla al balzo e ha preso di petto l’intera squadra per dare una scossa dopo due sconfitte di fila e un pareggio in casa col Sassuolo. Dicendo «chi non dimostra di essere da Roma e avere una mentalità vincente non può stare qui» nello spogliatoio mercoledì ha chiesto uno scatto mentale che deve portare i primi frutti domani in una partita delicatissima, contro una delle squadre più in forma del momento come quella di Gasperini. Nainggolan finora ha dimostrato di meritarsela eccome la Roma, ma nell’ultimo periodo ha avuto qualche pausa di troppo sottovalutata da lui stesso. Altrimenti avrebbe preso qualche cautela in più anche fuori dal campo. Metterlo fuori domani vorrebbe dire inviare un segnale forte al gruppo, ma la società, Monchi compreso, non intende derogare a un principio sposato da anni: le scelte tecniche spettano all’allenatore. Tanto che il direttore sportivo spagnolo ha meditato molto prima di decidere di alzare la voce nello spogliatoio, una sorta di luogo «sacro» dove lui entra spesso ma restando sempre dilato. Perché lì deve comandare l’allenatore.
E allora viene difficile pensare che Nainggolan possa rimanere a guardare contro l’Atalanta, visto che Di Francesco già da giorni pensa di farlo giocare titolare. D’altronde lo stile di vita di Nainggolan gli era noto sin dall’inizio, così come la sua grande generosità che gli permette di farsi perdonare anche gli eccessi. Altro fattore a favore della conferma del Ninja è il gruppo: tutti i compagni lo vogliono in campo. «Ha capito di aver sbagliato – ha detto ieri Manolas a Sky – e si è scusato subito. Nainggolan è un campione e noi abbiamo bisogno di lui. Il discorso di Monchi? Sono d’accordissimo, dobbiamo avere una mentalità vincente e chi non ce l’ha non può avere spazio alla Roma». Il greco non sempre l’ha dimostrata ma contro i nerazzurri tornerà al suo posto al centro della difesa, mentre ha un altro genere di problemi Strootman che rischia la seconda panchina consecutiva a vantaggio di Pellegrini. L’olandese sta pagando tutto insieme il conto di due anni interi d’inattività e tre operazioni a un ginocchio che, com’è normale che sia, non ha mai recuperato la piena estensione e non può garantirgli la stessa forza di prima. Con la classe, il carattere e la visione di gioco può compensare i limiti «meccanici», ma adesso gli altri stanno meglio di lui. Ha rallentato invece De Rossi per un fastidio al polpaccio, con l’Atalanta tocca a Gonalons. Davanti El Shaarawy si riprende il posto. E Schick? Dovrà incidere a gara in corso.