Oggi alle ore 14.45 mister Di Francesco parlerà in conferenza stampa, pre gara di Roma-Atalanta, nella sala “Media Room” di Trigoria rispondendo alle varie domande dei giornalisti. Tuttoasroma.it seguirà la stessa in live testualmente. Audio e Video saranno disponibili 30 minuti dopo la conferenza sempre su questo spazio e sul canale You Tube della testata.
Di Francesco prende la parola sul caso Radja Nainggolan
: “Prima che mi chiedete di Radja Nainggolan ne parlo io, così poi parliamo della partita. Con la linea guida dettata sempre dalla società e pienamente condivisa da me e condivisa e accettata pienamente da Radja Nainggolan il giocatore non sarà convocato per l’Atalanta. Questa si lega ad un modo di fare che deve essere continuativo per chiunque dell’AS Roma, calciatori e chi rappresenta la Roma, sono cose inaccettabili e non saranno più accettate. Chi sbaglierà pagherà nello stesso modo. Questa è la linea, Radja non sarà convocato”.
C’è tanto entusiasmo intorno all’Atalanta mentre la Roma viene da tre pareggi. Che differenza c’è tra questi stati d’animo? “Hanno fatto un’impresa col Napoli, ma perso col Cagliari. Hanno ritrovato grandissimo entusiasmo con la vittoria contro il Napoli. E’ la squadra peggiore da trovare in questo momento, dove non facciamo gol e non troviamo risultati positivi. Dobbiamo essere competitivi, determinati, l’Atalanta ci darà filo da torcere. Dobbiamo avere anche noi grande entusiasmo, c’è la possibilità di essere a sei punti dalla vetta. E’ nostro dovere affrontare questa partita per vincerla. Abbiamo grandissimo sostegno della nostra gente e del nostro pubblico”.
Come può mettere in difficoltà l’Atalanta la Roma? “Io credo che anche l’Atalanta può essere messa in difficoltà dalla Roma. Loro sono bravi ad aggredire nella nostra metà campo. Dobbiamo cercare di portare aggressività nella loro metà campo”.
Cosa è emerso questi giorni sul problema dell’attacco? “E’ un problema che ci portiamo dietro, non possiamo parlarne ogni giorno. Ho i dati del campionato, ve li lascio e dopo li leggete. Abbiamo il maggior possesso palla del campionato, abbiamo lo stesso numero di tiri del Napoli. Dove siamo veramente carenti sono i gol segnati. E’ il dato più preoccupante, dobbiamo buttarla dentro. Non siamo stati per niente bravi a finalizzare. Il campo darà la risposta giusta”.
Fino a un pèaio do mesi si esaltava la mentalità della Roma e cosa è successo ora e se De Rossi sarà convocato? “Condivido la mentalità del direttore pienamente. Si acquisisce anche nei momenti negativi, come questo. Dobbiamo avere ancora più forza. Qualcosina emotivamente potremmo aver mollato, noi dobbiamo essere bravi a riavere l’attenzione che avevamo in precedenza. Il filo è sempre sottile tra partita vinta e persa. In questo momento dobbiamo essere incudine. Silenzio, lavoriamo e portiamo a casa i tre punti. Non sarà convocato, si è riacutizzato il problemino muscolare avuto in settimana”.
Denota minore cattiveria negli ultimi metri e sta subendo gol su cross? “In Serie A i gol sono segnati in area di rigore in grandissima percentuale. C’è stato qualche posizionamento sbagliato, ma anche tanti fatti bene. Sui calci piazzati abbiamo provato l’uomo, nell’ultima partita abbiamo fatto la zona, la differenza sta nell’attenzione. Mi auguro che non accadano gol come con Torino e Juventus. Se uno stacca un metro più in alto degli altri è stato bravo”.
Dopo sei mesi l’unico ancora che on ha reso è stato Strootman. Come lo analizza, cosa gli è successo? “Secondo me più se ne parla e peggio può essere. Ha un carisma, una forza tale e una capacità di uscire dalle difficoltà da grande professionista. Si allena sempre ad altissimo livello. Dal punto di vista fisico fa sempre una prestazione di grandissimo livello. Con dedizione e lavoro riuscirà a fare gol e assist. Non ci riuscirà da solo, ma insieme ai suoi compagni”.
Quanto conta Totti in questi frangenti? ” Francesco è fondamentale, anche se voi ne sapete più di me di quanto successo. Francesco era col direttore e ha grandissima conoscenza dei calciatori, conosce benissimo lo spogliatoio. E’ un grandissimo vantaggio averlo, non lo dico tanto per dire. Sta facendo un percorso importante da dirigente. Stiamo dando qualcosa di importante a lui per la sua futura carriera”.
Vista la cosa è successo il 31 perchè aspettare tanti giorni per prendere una decisione? “Non chiamo nessuno, io vengo in conferenza e lo dico. Ci vuole ponderatezza, è una situazione anomala. L’importante è aver fatto una scelta, non è importante puntualizzare. Io potrei averla fatta il primo gennaio”.
Ti sei già trovato in situazione simili nel tuo percorso da allenatore? “No. I social servono per essere in contatto con i beniamini e dare il buon esempio. Se io ti vengo a rubare delle immagini è un conto, farsele da solo è peggio. Radja si è preso le sue responsabilità, quello che accadeva prima mi interessa relativamente, da allenatore si pensa in maniera diversa rispetto a quando si è calciatori”.
Schick come sta vivendo questo momento difficile e se giocherà dal primo minuto… “Domani non giocherà in coppia con Dzeko, ci sarà lui o Schick. Anche due mesi fa quando non giocava lo monitoravo costantemente, deve maturare e gradualmente deve farlo. È un patrimonio del calcio, poi sì con il Sassuolo ha giocato male e non giustifichiamo nessuno, poi se nel sistema non vengono esaltate determinate caratteristiche è un conto, con il lavoro e la predisposizione, con la sua umiltà può dimostrarci di essere il giocatore visto con la Sampdoria, ci puntiamo eccome su Schick”.
Cosa si aspetta dal 2018 dai giocatori che sono arrivati in estate. Gonalons verrà utilizzato ancora? “Non posso dirti come verrà utilizzato. Domani sarà della partita. Hanno giocato quello che dovevano giocare. In alcuni casi ho forzato un po’ le cose. In alcuni casi mi è andata bene, in altri male. Mi auguro di poterli utilizzare ancora di più, sono stati utilizzati il giusto fino ad adesso”.
Florenzi ha detto in un’intervista che il 2017 è stato un anno buono ma la Roma per 3 volte è uscita dalle Coppe, E’ proprio da la che si riparte con la mentalità giusta? “In Champions League siamo arrivati agli ottavi di finale dopo tanto tempo. Il problema non è uscire, ma ci accontentiamo. Non dobbiamo buttare all’aria quanto di buono fatto, ci sono delle situazioni in costruzione, dobbiamo fare il massimo e non tralasciare nulla e quello parte anche da certi comportamenti fuori dal campo, le partite si preparano a casa e durante la settimana, poi si può vincere o perdere. Per delle prestazioni importanti serve lavorare sempre, io ci sono passato personalmente”.