Era il 1 0tt0bre 2017 e si giocava a San Siro, ma sembra passato un secolo. Sulla panchina del Milan c’era ancora Vincenzo Montella. Nella Roma volava Edin Dzeko, che segnava il gol dell’1-0, il settimo in sei giornate di campionato, più quello segnato al Qarabag in Champions. Alessandro Florenzi chiudeva la partita con il 2-0 e ritrovava la gioia del gol che in campionato gli mancava dal 3 aprile 2016 (Lazio-Roma 1-4). Adesso l’allenatore rossonero è Rino Gattuso, che nel 2018 ha questo record tra campionato, Coppa Italia e Europa League: 7 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta. Il cammino della Roma, per fare un paragone, tra serie A e Champions League è stato questo: 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Edin Dzeko ha smarrito quasi completamente la via del gol: dalla notte di San Siro a oggi, ha segnato 6 gol in 25 partite.
Florenzi è stato costretto a un superlavoro dall’infortunio di Karsdorp e dal mercato di gennaio che, anziché portare a Trigoria un terzino destro, come aveva chiesto Di Francesco, ha virato su un terzino sinistro (Jonathan Silva, per altro comprato reduce da un infortunio al ginocchio e non ancora utilizzato). Florenzi, debilitato anche da un virus intestinale, contro lo Shakhtar ha alzato bandiera bianca dopo 70 minuti, quando era già incappato nell’errore che è costato il gol del temporaneo pareggio degli ucraini. Sono in parecchi a pensare che sia Dzeko che Florenzi potrebbero riposare domenica sera. Sicuramente ne avrebbero bisogno, ma finora Di Francesco ha sempre fatto giocare il suo centravanti. L’alternativa a Florenzi è invece Bruno Peres, ma presentarsi con un fascia destra Peres-Under contro un Milan in grande salute sembra un bel rischio per la fase difensiva. La squadra ha bisogno di turnover, ma l’impegno contro i rossoneri è difficile. È vero che la classifica dice che la Roma è a +9 rispetto agli avversari, ma l’inerzia sembra essere cambiata. Giocheranno Pellegrini e El Shaarawy, non utilizzati in Champions, il resto è in alto mare.