Oggi nella sala “Media Room” del centro sportivo “Fulvio Bernardini” di Trigoria, Di Francesco risponderà alle domande dei giornalisti riguardo alla partita che domani la Roma dovrà affrontare contro il Napoli in quel del San Paolo. Tuttoasroma.it seguirà la stessa con la diretta testuale e dopo circa 40 minuti potrete ascoltarla in audio nella stessa news o dalle 15.00 su Tutto AS Roma Radio. Inoltre alle 15.30 potete visionale la conferenza pre gara sul canale you tube Tutto AS Roma TV. #NapoliRoma #DiFrancesco
Si riparte dal secondo tempo della Roma dell’andata?
“Siamo distanti da quella gara ma l’atteggiamento deve essere quello del secondo. Non cambia la mentalità ma dobbiamo rimanere in partita con più continuità, cosa che è mancata nelle ultime gare. Non possiamo permettercelo contro il Napoli, una squadra in grande condizione mentale e fisica”.
Quali sono le condizioni di Nainggolan e di Pellegrini? “Sono tornati in gruppo ieri. Radja deve ancora smaltire i postumi del dente perso e deciderò entro domani se schierarlo. Pellegrini è invece a completa disposizione”.
Non è una “mission impossible”? “Cambiano completamente le squadre, ma non la mentalità della mia squadra. L’atteggiamento di squadra fa la differenza, non bisogna avere timore di una squadra forte come il Napoli. Abbiamo le potenzialità di far bene a Napoli, nonostante la classifica dica altre cose”.
Cosa ne pensa del giorno del 4 marzo? “Chi giocherà domenica sera difficilmente potrà votare. Non è giusto essere astensionisti, è giusto credere nel voto e io andrò sicuramente. Se vogliamo cambiare qualcosa ognuno di noi dovrà prendere una scelta”.
Come sta El Shaarawy e Defrel? “Si sono allenati bene in settimana. Defrel ha avuto qualche problemino negli ultimi 3 giorni ma potrebbero giocare tutti e due, così come tutti gli altri. Non ho deciso ancora nulla”.
Lei ha fatto lo stesso percorso con Sarri e lei allenerebbe Balotelli? “Certo che lo allenerei. Ci parlai prima di andare al Sassuolo 2 anni fa, poi non trovammo le condizioni. E’ un giocatore stimolante, al di la del suo carattere ha grandi mezzi. Per quanto riguarda Sarri ha iniziato prima di me, ha fatto il suo percorso e ora è uno dei migliori allenatori in Italia. Devo dire che la sua filosofia lo ha portato ad una squadra a cui ha dato le giuste motivazioni”.
I pochi punti negli scontri diretti? “Al di la di chi affrontiamo, più andiamo avanti meno possibilità abbiamo per la Champions. Il fatto di aver fatto pochi punti con ci precede ci penalizza, domani ci dobbiamo provare”.
Il problema è che la Roma non fa quello che chiede o lo fa con qualche sbavatura? “Non diamo continuità a determinati movimenti, se i miei ragazzi non volessero seguirmi non lo farebbero dall’inizio. Dobbiamo migliorare sull’aspetto mentale, non posso dire altro. I fatti però dicono che usciamo dalla partita alla prima difficoltà. Un segnale sul quale ci sono deficienze e sul quale devo essere attento”.
Questa settimana c’è stato un confronto con la squadra… ma lei era presente? Di Francesco, ndr)… è stato raggiunto un compromesso e ha messo in discussione parte delle sue idee, vedendo la reazione della squadra? “Non avete capito una cosa: confondete la disponibilità e l’educazione con l’aspetto caratteriale, con la poca personalità. Abbiamo sempre creduto in un determinato tipo di gioco. Quando parlo con i ragazzi ascolto e poi decido. Ascolto anche voi, ma non è un segno di debolezza. mi da fastidio che viene fatto questa confusione: i giocatori faranno sempre quello che dico io. Se vedo che dall’altra parte non c’è risposta, sarò io il primo a salutare”.
Pensando al suo regista ideal cosa può avere De Rossi e Gonalons? “Nella gestione della palla sicuramente Daniele ha più esperienza e capacità di gestione. Maxime ha più caratteristiche fisiche per recuperare a campo aperto. Al di là del regista è quello accaduto nel secondo tempo col Milan. Se la squadra si allarga tra i reparti puoi giocare con qualsiasi sistema di gioco, ma soffri sempre. Se resti compatto va bene qualsiasi sistema di gioco. Strootman a San Siro ha fatto il regista benissimo, ma perché è stato coadiuvato dagli altri. Il concetto di fondo è quello di squadra, non individuale”.