Due panchine e addirittura la tribuna in Champions. Non c’è solo Schick a cercare riscatto nella Roma da turnover che venerdì sera affronterà il Torino all’Olimpico. Di Francesco, infatti, proverà a far uscire di nuovo dal sarcofago Stephan El Shaarawy. Il Faraone, dopo un fine 2017 da protagonista con tanto di doppietta al Chelsea, è ricaduto in uno dei suoi frequenti periodi pausa non giustificata. Il suo ultimo e unico gol del 2018 risale al 21 gennaio scorso contro l’Inter. Con Shakthar, Milan e Napoli (dove è entrato al minuto 88) è rimasto a guardare i compagni a cresta bassa. I motivi? Ovviamente l’esplosione di Under, ma non solo. La discontinuità, ormai cronica, di El Shaarawy ha convinto Di Francesco a puntare su Perotti oltreché sul turco. Il tecnico spera che le ultime esclusioni possano aver rimotivato l’ex milanista e ieri lo ha provato nel tridente anti-Torino al fianco di Schick e di Under. Attacco quasi del tutto rivoluzionato quindi contro Mazzarri in attesa della sfida di martedì con lo Shakhtar.
I cambiamenti ci saranno pure in difesa (Juan Jesus per Fazio e la possibilità di vedere Silva almeno a partita in corso) e a centrocampo con De Rossi (oggi test decisivo alla caviglia, ma per precauzione non giocherà) che farà spazio a Gonalons o Pellegrini. In questo finale di stagione El Shaarawy non dovrà convincere solo Di Francesco, ma pure Monchi a tenerlo a Roma nella prossima stagione. Nelle ultime settimane, infatti, è stato messo in ghiaccio ogni discorso relativo al rinnovo in scadenza nel 2020. A dicembre il club era disposto ad allungare il rapporto per altre due stagioni e aveva rifiutato le offerte di Napoli e Siviglia. Ora però le cose sono cambiate. Montella se lo porterebbe volentieri in Spagna, e pure dalla Premier è arrivato qualche sondaggio. Stephan può sfruttare il periodo dell’anno a lui più favorevole. Lo scorso anno fu uno dei protagonisti tra marzo e maggio con 4 gol e 4 assist. Stesso score primaverile (anche se il meteo oggi è di tutt’altro avviso) nella stagione precedente quando conquistò pure un posto fra i convocati all’Europeo.