Il CT della nazionale ucraina ed ex attaccante del Milan Shevchenko ha rilasciato queste dichiarazioni in ottica del confronto di ritorno tra la Roma e lo Shakthar valido per l’accesso ai quarti di finale di Champions League.
Cosa prevede per la garadi ritono dello Shakhtar ? “Lo seguo da c.t. con un occhio al progresso in campo internazionale dei miei. Lo Shakhtar è una squadra già formata, con un allenatore bravo e un gruppo che lavora insieme da tempo. È l’unica squadra che finora ha battuto il Manchester City in Champions, qualcosa vorrà dire. È passata in un girone difficile, il che per me non è sorprendente, perché c’erano club forti come City e Napoli, ma in certe partite i confini sono sottili e tutto può succedere”.
Lo Shakhtar somiglia a qualche squadra italiana? “No, il potere economico è talmente diverso da rendere impossibile qualsiasi paragone”.
Quali sono le possibilità di qualificazione? “Non mi piace dare i numeri. Spero che Shakhtar se lagiochi fino in fondo. Stiamo lavorando tutti per il movimento ucraino e il peggio è passato, spero”.
Del calcio italiano invece che cosa pensa? “È in crescita e sta tornando ad essere quello che era quando sono arrivato in Italia nel 1999, nel periodo delle sette sorelle. Non ci sono soltanto Juve e Napoli: Roma, Lazio, anche Milan e Inter possono lottare fino alle fine per grandi traguardi. È tornata la competitività che mancava nelle ultime stagioni e questo mi piace molto”.
Ha mai giocato contro Eusebio Di Francesco? “Sì, ma ora che siamo allenatori vorrei soprattutto parlare della sua capacità di guidare un gruppo. E’ partito dalla provincia e sta facendo un lavoro splendido”.