È cominciata per Joao Pedro la partita più importante della sua carriera. L’attaccante brasiliano del Cagliari, accompagnato dal presidente Tommaso Giulini e dai legali, è arrivato da poco presso gli uffici del Tribunale Nazionale Antidoping allo Stadio Olimpico di Roma per l’udienza in cui dovrà difendersi dall’accusa di aver fatto uso di una sostanza proibita, l’idroclorotiazide, un diuretico vietato dal regolamento antidoping, rilevato nelle sue urine dopo le sfide contro Sassuolo e Chievo. La procura punta ad ottenere una squalifica di quattro anni, mentre Joao Pedro spera nell’assoluzione dopo essersi dichiarato totalmente innocente.
Ha imputato infatti l’eventuale presenza della sostanza vietata ad un errore di uno dei suoi medici di fiducia in Brasile.
Sarebbe stato un integratore contaminato a farlo risultare positivo ai controlli.