Da casa degli azzurri nelle Notti magiche dell’Europeo a teatro della discordia. La Nazionale deciderà oggi se giocarsi la qualificazione per i Mondiali contro la Svizzera a Roma, dove l’ha battuta a giugno. O se – ed è la scelta per cui propendono molti, in Federcalcio – non sia meglio traslocare. Colpa del campo dell’Olimpico, che ha già fatto imbufalire gli allenatori che più lo conoscono: “Il peggiore campo della Serie A” per Mourinho, “indegno” per Sarri. Il problema è che su quel campo bisognerà giocare il 12 novembre il match chiave per il primo posto nel girone di qualificazione, l’unico che garantisce l’accesso diretto ai Mondiali senza passare dagli spareggi.
Oggi il sopralluogo chiave, da cui si deciderà il futuro della sfida. E la decisione finale nel pomeriggio. Col trasloco diventato ormai quasi certo. Il caso è esploso ieri ma esisteva già da una settimana: il 4 ottobre la Federazione rugby aveva messo ufficialmente in calendario l’incontro contro gli All Blacks per il 6 novembre all’Olimpico. Un annuncio che ha fatto sobbalzare la Figc, che ha telefonato a Sport e Salute (la società titolare del Mef proprietaria dell’impianto romano) per sollevare i propri dubbi dopo aver provato a capire se ci fosse margine per far spostare i rugbisti: ma il rugby è un po’ ragione, un po’ pretesto.
In realtà il fondo criticato dagli allenatori spaventa a prescindere. Anche perché il prossimo sarà un mese di piogge. La Figc chiederà oggi quali accorgimenti Sport e Salute possa offrire. Una rizollatura sarebbe pronta in vivaio, ma chi può garantire che attecchisca in tempo? E certo non può assicurare quanto pioverà e che effetto avranno le piogge sul terreno. Appesantito da 8 partite e almeno 3 allenamenti in campo, prima del match che deciderà i destini degli azzurri di Roberto Mancini.
Già partita la caccia alle alternative, che però convincono poco. Contatti con Bergamo (era la prima scelta, ma c’è un problema con una curva, in deroga) e con lo Juventus Stadium di Torino (è molto vicina alla Svizzera e molto lontana dal ritiro di Coverciano). Firenze può essere la soluzione last minute, ma per il ct giocare dove ci si allena fa venir meno l’effetto grande evento. A Udine lo stadio è piccolo, Reggo Emilia è abusato, Napoli non in gran forma e Palermo un’incognita.In più, la Svizzera ha già prenotato l’hotel a Roma e potrebbe opporsi. Come la Uefa.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci