Al termine del match contro la Roma, l’allenatore dell’Athletic Club, Ernesto Valverde, ha rilasciato delle dichiarazioni:
CONFERENZA STAMPA Sul ritorno in Europa… “La nostra squadra e il nostro club non giocavano in Europa da tanto tempo, e abbiamo una partita davvero importante. Al di là del risultato, deploriamo ciò che è successo nel finale della partita, un episodio avvenuto sugli spalti che ci rammarica profondamente. Condanniamo fermamente questo comportamento, che non tolleriamo né quando è rivolto a noi, né quando è perpetrato dai nostri tifosi nei confronti dell’avversario. Il calcio deve essere una festa per tutti, inclusi gli avversari, e ribadiamo la nostra condanna a tali atti”.
Sulla partita… “La partita è stata molto combattuta. Siamo partiti bene nei primi 15-20 minuti, ma poi abbiamo avuto qualche difficoltà a contrastare la qualità della Roma a centrocampo, che ci ha costretti a difendere più a lungo. Nel secondo tempo siamo entrati in campo con maggiore determinazione, riuscendo a superare la marcatura uomo contro uomo. Ci siamo avvicinati sempre di più all’area avversaria, fino a ottenere il meritato pareggio”.
Sui subentrati… “Le partite durano 95 minuti, e spesso ci si concentra molto sull’11 iniziale. L’assetto di partenza è certamente importante, ma le partite sono lunghe e possono cambiare. L’andamento della gara può variare, e ci sono giocatori che entrano negli ultimi minuti, spesso decisivi per l’esito finale. Questi possono fare la differenza, e l’importante è che chi subentra lo faccia nel migliore dei modi, sfruttando al meglio la propria freschezza fisica”.
Cosa è cambiato dopo il 20’? “Ci sono anche gli avversari, e non erano da sottovalutare. La Roma giocava in casa, e conosciamo il valore di queste partite. Volevano lanciare Dovbyk nello spazio, e ci sono riusciti spesso. Abbiamo sofferto frequentemente nei duelli uno contro uno, poiché l’avversario, di qualità, ci ha costretto a difenderci. Quando sembravamo aver ritrovato un po’ di controllo, abbiamo subito il gol. Tuttavia, abbiamo reagito bene. Nel complesso, giudico positivo anche il primo tempo”.
Sull’intervallo… “Abbiamo avuto la sensazione di poter giocare più di quanto previsto, sicuramente più di quanto sembrasse inizialmente. Spesso, nelle situazioni di uno contro uno a tutto campo, si danno certi palloni negli ultimi trenta metri cercando il gioco interno. Ci siamo resi conto che potevamo giocare più di quanto sembrasse, e credo che, col passare del tempo, anche loro abbiano accusato la stanchezza di queste marcature uomo contro uomo”.
Sul lancio di bengala nel dopopartita… “Non saprei, queste sono situazioni che non ci piacciono affatto. Non ci piace quando accadono nel nostro stadio, né quando tanti tifosi le fanno in trasferta. Non concepiamo il calcio come violenza tra tifosi; per noi è uno spettacolo che deve essere godibile per tutti. Il punto è che non vogliamo fare agli altri ciò che non vorremmo fosse fatto a noi. Tra l’altro, oggi lo scenario era bellissimo: 60.000 spettatori, uno stadio pieno, frutto di tanto impegno per arrivare a questo livello. Episodi del genere possono macchiare e rovinare le partite”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma