(…) Lo Stadio Olimpico quella sera ha inaugurato uno spazio dedicato a persone con disabilità e in particolare affette da autismo: la “Quiet Room” è un ambiente pensato affinché seguire una partita di calcio dal vivo possa essere un’esperienza entusiasmante e al tempo stesso protetta anche per persone con esigenze particolari.
I lavori hanno visto l’insonorizzazione della stanza, la predisposizione di un impianto di illuminazione dimmerabile e un allestimento interno in linea con i requisiti rispondenti alle esigenze dei futuri spettatori. (…)
Quello dell’autismo è un universo pieno di sfaccettature, e creare un ambiente consono a persone con bisogni tra loro diversi ha richiesto uno sforzo non indifferente. Riuscire a mettere a fattor comune esigenze specifiche è un risultato concreto, un “mattoncino” che rimarrà negli anni come un istruttivo precedente.
E la “lezione imparata” è il secondo motivo di successo della Quiet Room: essendo la sostenibilità, soprattutto quella legata allo sport, una scienza relativamente giovane, ogni innovazione è un seme che può dare frutti in altri contesti. (…)
FONTE: Calcioefinanza.it – M. Rucano