(RADIO RAI) Dormito bene dopo la partita? “Non ho dormito niente (ride, ndr)”.
Che cosa ha pensato dopo il gol del Benevento? “E’ arrivata dopo una deviazione sfortunata, ho detto alla squadra di continuare ad essere tranquilli. Abbiamo riniziato a giocare come sappiamo. Ci abbiamo messo un po’ di tempo ma siamo tornati sulla strada giusta”.
Troppe assenze… “Sono dovute dalle squalifiche di Nainggolan e Pellegrini che ci hanno tolto uomini a centrocampo. La Roma deve avere una rosa che anche nelle difficoltà deve essere capace di venirne fuori come abbiamo fatto ieri”.
A chi può essere paragonato Under? “Faccio fatica a fare paragoni. Di somiglianze non ne ho ancora viste. Ha una grande qualità nel preparare il tiro nascondendo il calcio fino alla fine come Vincenzo Montella, ma non ha le stesse caratteristiche da giocatore. Ha la stessa capacità di esecuzione. Il paragone legato solo a una caratteristica tecnica”.
A che punto è la sua Roma? “C’è ancora tantissimo da fare ma questa squadra nonostante il cambio di metodo di lavoro sta facendo bene. Abbiamo fatto benissimo fino a dicembre, poi abbiamo avuto 40 giorni di difficoltà legate a tante situazioni. Finito il mercato che può aver distratto – ma non deve essere un alibi – abbiamo ritrovato compattezza, ma dobbiamo essere continui in tutti i 90 minuti, cosa che non riusciamo ancora a fare come dimostrato ieri”.
La Roma è da scudetto? “Il distacco non fa una piega. Potevamo avere qualche punto in più, abbiamo lasciato molti punti per strada per qualche sciocchezza nostra come nella partita di Genova o quella con il Chievo. Abbiamo potenzialità importanti, ma ho sempre detto che siamo un po’ dietro a Napoli e Juventus per organico. Abbiamo messo in rosa molti giovani, come Under che ha avuto tempo per adattarsi. Sono contento di allenare questa Roma ma anche io mi aspettavo qualche punto in più”.
Sull’organico… “La possibilità di dare continuità con gli stessi calciatori sarebbe meglio, come fa il Napoli. Mi auguro che dopo aver messo a posto alcune questioni societarie si possa arrivare a ad un assetto di squadra. Non si può fare da oggi al domani, la Roma deve mettere a posto i conti e poi potremmo pensarci”.
I tifosi chiedono di non cedere Dzeko, Nainggolan e Alisson… “Io li alleno, non faccio il mercato”.
La Roma subisce pochi gol, ma siete quarti… “Tra la fase difensiva e quella offensiva ci sono numeri eclatanti. Siamo mancati a livello di concretezza, siamo stati un po’ sfortunati ma anche poco determinati sotto porta. Io conosco solo un modo: lavorare, lavorare e lavorare per migliorare i difetti che in questo momento abbiamo”.
Lei ieri ha preso il pallone in mano e non l’ha dato ad un giocatore del Benevento, sembrava un po’ di mancanza di fair play…
Io non mi lamento mai e cerco di fare dell’educazione e del rispetto una parte principale. L’ascoltatore ha detto una grande sciocchezza, il giocatore del Benevento è venuto ed ha raccolto il pallone a un metro da lui. Inoltre stavamo anche perdendo.
Schick può giocare dietro Dzeko? “Assolutamente sì, nel 4-2-3-1 sarebbe più attaccante che trequartista a differenza di Nainggolan. Si può adattare a tutte le situazione, ha qualità davvero importanti, ma prima deve trovare la condizione e la continuità negli allenamenti”.
Totti è una risorsa per lei? “Totti è una grande risorsa. E’ poco appariscente ma è molto importante all’interno dello spogliatoio. Mi dà un po’ gli umori della squadra, io sono arrivato quest’anno e magari ho meno coscienza di certe situazioni”.
E’ stato superato il momento difficile della Roma? Come arrivate alla Champions? “Deve essere un finale in crescendo. La squadra deve prendere sicurezze ed abbiamo pagato dal punto di vista fisico. L’importante è perdere meno pezzi e che sia un gran finale dall’Udinese alla Champions, perché vogliamo passare il turno con lo Shakhtar”.
Karsdorp come sta? “Sta continuando la riabilitazione, che è quella corretta. Non dobbiamo avere fretta, avete visto Ghoulam. Sul crociato non si scherza, meglio aspettare un po’ di più”.
Quando si investirà sulla Primavera della Roma? E’ importante conoscere già l’ambiente Roma? “I giovani che sono in giro per l’Italia si stanno formando, come Pellegrini. La Roma lo ha pagato qualcosina ma è tornato dopo due anni di Serie A. E’ importante selezionare i migliori, non si può pensare che di 20 che escono dalla Primavera tutti giochino nella Roma. Conoscere l’ambiente è importante, ma il mio ruolo è diverso da quello da calciatore”.
E’ così complicato questo ambiente romano? “Roma è una piazza importante, ma bisogna essere attenti ovunque. L’ambiente di Roma è particolare. Vincere qui non è mai facile, ma queste avventure si accettano e si portano avanti come sto facendo io”.