Alla vigilia della partita contro la Fiorentina, in programma al “Franchi” alle 20.45, il mister Paulo Fonseca, alle ore 14.00, risponderà alle domande dei giornalisti. Tuttoasroma seguirà l’evento live con testo e diretta video:
La difesa della Roma è tredicesima per gol subiti. Sono pronti Kumbulla e Smalling? “E’ vero, i numeri sono questi, la squadra ha subito più gol di quelli che vogliamo. Penso, però, che dobbiamo capire una cosa: l’organizzazione della squadra. Vediamo questa ultima partita: quante volte il Milan ha creato situazioni pericolose per la loro organizzazione offensiva? La squadra in questi casi è stata sempre molto equilibrata, ma siamo noi che creiamo i nostri problemi e non è una questione di organizzazione difensiva. Lì sì, il Milan ha creato quando abbiamo sbagliato noi ed è successo in altre partite. E’ un problema di decisioni, di perdere palloni in costruzione e abbiamo altre cose. Non possiamo sbagliare così. Non è problema di organizzazione difensiva, ma è un problema anche offensivo: stiamo lavorando per capire e migliorare questi momenti. Kumbulla giocherà domani, Smalling sarà convocato ma non è nelle migliori condizioni per giocare 90 minuti”.
Domani sarà la terza partita in sei giorni. Farà turnover e potrà riguardare anche Borja Mayoral? “Borja Mayoral giocherà domani. E’ vero che abbiamo avuto tante partite, noi abbiamo gestito questo in Europa League ma con tanti problemi con i difensori è difficile gestire Karsdorp, Spinazzola, Mancini ecc… Diventa più difficile, ma altri giocatori stanno tornando e in questa partita cambieremo due-tre giocatori”.
Chi giocherà in porta? “Pau Lopez”.
Mayoral ogni volta che s’innalza il valore dell’avversario non riesce a inciderr. Un caso o non è ancora pronto? “Il calcio italiano è difficile per tutti gli attaccanti. Borja è un giovane che sta migliorando, ha buoni numeri, il problema è che se Borja segna va tutto bene, se non segna va tutto male e la responsabilità è di un giocatore. E lo stesso è con Dzeko. Ma non si possono vedere le cose in questo modo”.
Pellegrini con il Milan ha fatto il terzo di centrocampo ma nelle chiusure la Roma sembrava in ritardo di un tempo di gioco. Si può passare al 3-5-2? “Abbiamo difeso 3-5-2 nella partita, è stato chiaro. Il problema è che abbiamo perso palloni e fatto errori che non possiamo fare, permettendo agli avversari di uscire veloci verso la nostra porta. Ripeto, nell’organizzazione difensiva siamo stati equilibrati con il 3-5-2, sempre”.
Far toccare tutti quei palloni al portiere dà più vantaggi che svantaggi? “Per me è importante che il portiere giochi con la squadra. La differenza è quando possiamo giocare e quando non possiamo. Se abbiamo una forte pressione allora non possiamo rischiare ma, nel caso di Pau Lopez, non abbiamo avuto pressione. Il passaggio è stato sbagliato, è vero, è stato un errore. Stiamo lavorando per migliorare questa questione. Si parla sempre del problema di giocare da dietro. La crea però crea tanto iniziando a giocare da dietro, non capisco come si possano fare questi tipi di discorsi. Se si può giocare si gioca, altrimenti non possiamo giocare. Solo questo dobbiamo capire”.
Dopo le sconfitte con le big parla spesso di dettagli ed errori individuali… “Io non sono d’accordo con queste due questioni. Tutte le squadre hanno un’identità. Vediamo le squadre che sono più forti in Italia: ci sono 7 squadre che vogliono entrare nei primi 4, noi siamo quinti. Tutti hanno identità o no? Tutti cambiano modo di giocare? Napoli, Juventus, Atalanta, Lazio, Milan giocano sempre allo stesso modo. Quello che cambia è la strategia per ogni partita. Le grandi squadre sono quelle che hanno un’identità forte che non cambia. Oggi abbiamo 3 partite in sei giorni, il tempo per lavorare è poco ci occupiamo solo di recuperare. Non c’è tempo per cambiare. Quello che cambia è la strategia. La squadra può avere la stessa identità con diversi moduli. In Italia non vedo squadre cambiare identità”.
Pochi gol da chi viene dalla panchina. Che spiegazione si è dato? “Sono numeri, non posso fare questa valutazione così. Il 70% delle volte in cui abbiamo fatto delle sostituzioni stavamo vincendo, quindi non c’era bisogno di farne altri. Non possiamo scappare dai numeri ma, da allenatore, non posso vedere le cose così. Noi non abbiamo avuto molte partite nelle quali dovevamo recuperare un risultato al momento delle sostituzioni”.
Perché la Roma gioca lo stesso tipo di gioco contro le grandi, che magari invece cambiano qualcosa per giocare sui vostri punti deboli. Non può essere un limite essere troppo riconoscibili? “Non sono d’accordo. Tutte le squadre hanno un’identità. Guardiamo le squadre più forti in Serie A: tutti cambiano le intenzioni? Non mi sembra. Il Milan gioca sempre allo stesso modo, la Lazio gioca sempre allo stesso modo, così come Atalanta, Napoli, Juventus. Cambiano identità? No, cambiano la strategia per ogni partita. Noi, normalmente, pressiamo alto. Contro il Milan non l’abbiamo fatto, è stata strategia, quella può cambiare, l’identità no. Puoi cambiare se vuoi avere più profondità, se vuoi uscire più veloce ma l’identità non cambia. Le grandi squadre hanno un’identità forte, nno cambiano. Tra l’altro non avresti nemmeno il tempo di cambiare, con tutte le partite ravvicinate. Cambiare modulo lo puoi fare, è una cosa diversa dal cambiare identità”.
La Roma si è sempra rialzata. Come ha visto i ragazzi? “Abbiamo reagito sempre bene ed è positivo. La squadra non è in depressione come da fuori hanno detto. Poi domani possiamo vincere, perdere o pareggiare. Io ho visto una squadra che ha capito quello che non ha fatto bene e quello che dobbiamo migliorare. La squadra è pronta a lottare per la partita di domani. Depressione? Non siamo in depressione, forse fuori c’è quando non vinciamo ma qui non ci può essere. Dobbiamo pensare a quello che abbiamo fatto e migliorare”.
All’andata c’era Iachini ora Prandelli. Com’è cambiata la Fiorentina? “Sono diversi, due grandi allenatori. Non è lo stesso affrontare la Fiorentina oggi. Per me questa squadra è forte, con grandi giocatori. Hanno fatto una squadra molto forte. Non sono stati regolari in campionato, ma hanno vinto 3-0 contro la Juventus. Può fare tutto. Vogliono avere la palla ed escono molto bene per il contropiede. Sarà difficile domani”.
FONTE: Roma TV