Walter Sabatini, ex dirigente della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni, soffermandosi sull’Europeo che si sta disputando in Germania e sulla mancanza di talenti in Italia. Queste le sue parole:
“Finora ha prevalso l’aspetto tattico. Quanto ai giocatori, il Mondiale è più ricco, offre nazionali meno scandagliate. Gli addetti ai lavori conoscono tutti i giocatori dell’Europeo, chi bisogna guardare per trovare delle occasioni? Le occasioni non esistono più, tutti si fanno pagare bene. Le grandi nazionali non sono avvicinabili dai nostri club. Quale squadra di Serie A può permettersi oggi di acquistare uno dei giocatori più forti della Francia, a meno che già non siano da noi come Maignan, Hernandez, Thuram, Rabiot e Pavard?”.
Sulla mancanza dei talenti in Italia… “Ci siamo qualificati agli ottavi grazie a un bellissimo ‘strappo’ di Calafiori, che in quella percussione a testa alta mi ha ricordato Franco Baresi. I talenti diminuiscono perché in Italia le scuole calcio hanno cancellato il pallone di strada, il posto in cui imparavi a stoppare la palla, a dribblare e a giocare di sponda. Gli istruttori fanno gli allenatori e impongono la tattica a bambini di 9 anni.
Ha poi proseguito: “Assurdo, dovrebbero incoraggiarli a saltare l’avversario, dovrebbero lasciarli liberi di sbagliare, ma li sgridano se perdono una palla. Il calcio lo decidono i giocatori. Palla a Cassano, faccio per dire, e risolvi. Oppure, per stare sull’oggi, guardate Zirkzee del Bologna (e dell’Olanda, ndr): mi fa impazzire quel suo stop spalle alla porta, perché poi crea la superiorità”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport