Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, è intervenuto questa mattina in occasione di un evento organizzato dalla Lazio, in collaborazione con partner istituzionali e sportivi, per affrontare un tema delicato e sempre più attuale nella società odierna: “Bullismo e Cyberbullismo nella scuola e nello sport: come prevenire ed arginare il fenomeno”. Queste le sue parole:
“Abbiamo diritto alle emozioni e alla fragilità, alla sconfitta e di non essere tutti numeri uno e fenomeni. Abbiamo diritto di aiutare le persone in difficoltà. Ringrazio la Lazio per questo convegno, spero possa essere d’esempio. Mi auguro che anche la Roma riprenda il suo progetto di Roma Cares che ha inspiegabilmente abbandonato, tornando a far battere il cuore dei tifosi giallorossi. Bisogna saper ascoltare i genitori, gli insegnanti e gli allenatori. Sono tutti educatori. Non tutti abbiamo questa dote e questa attenzione, siamo distratti. Queste cose le hai dentro e puoi allenarle, quando si fanno le selezioni per ricoprire certi ruoli bisognerebbe individuare anche queste caratteristiche che non sono secondarie. Chi ricopre questi ruoli ha una responsabilità enorme. Il nostro compito si consacra se entriamo in sintonia con i vostri bisogni, esigenze e aspirazioni. Non c’è cosa peggiore, dopo che ti è stata attribuita una responsabilità pubblica, di non chiudere il mandato. Il valore principale che lo sport insegna è il rispetto, dentro questo concetto c’è tutto. Quando c’è rispetto non c’è sopraffazione, non c’è violenza”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma











