La “Joya” giallorossa, Paulo Dybala, ha parlato in una lunga intervista con il giornalista argentino Gaston Edul sul canale You Tube:
Innanzitutto come stai? “Per fortuna bene, ho lavorato tanto. Ho avuto una lesione al collaterale che mi ha causato un po’ di dolore. Però sono risucito a recuperare rapidamente, in partita mi sono sentito molto bene. Ho avuto un problema simile quando stavo alla Juve, mi sono lesionato il collaterale e avevo lo stesso dolore. Dopo la partita c’erano anche le convocazioni della nazionale ed è la prima cosa a cui ho pensato. Poi con i trattamenti e il lavoro specifico ho recuperato in fretta, in 20 giorni come mi avevano detto i dottori e niente, domenica scorsa ho già giocato”
Cosa significa non poter giocare con la nazionale? “Orribile, in passato ho dovuto saltare una Coppa America per un infortunio. Ho dovuto cambiare il tipo di lavoro e alcuni trattamenti per non soffrire con gli infortuni. Non essere presente per le ultime convocazioni è stato un dolore grande, ma non puoi farci nulla. La cosa più importante è recuparare in fretta ed essere a dispozione della nazionale e della squadra”.
Hai rischiato anche di saltare il Mondiale, cosa hai provato quando ti sei infortunato prima del Qatar? “È stata dura, ma i medici mi avevano dato una minima speranza. Mi sono concentrato sul Mondiale, ho lavorato ogni giorno e poi il premio è stato molto grande. Essere campione del mondo è unico”.
Su Messi… “Forse perché sono suo amico e suo compagno, ma per me Messi è il migliore del mondo. Messi è il miglior giocatore della storia, ma per molti aveva bisogno di vincere il Mondiale e ora che l’ha vinto dicono che non meritava il Pallone d’Oro. È molto contraddittorio. Prima ti chiedono una cosa e quando ce l’hai ti dicono che non basta. Per quello che Messi ha fatto in tutta la sua carriera è difficile non dargli il Pallone d’Oro, anche negli anni in cui non lo ha vinto. Gioca un altro calcio, e lo ha fatto per tanti anni”.
Qual è stato il segreto dell’Argentina al Mondiale? “Il gruppo… era un gruppo molto sano. Poi l’allenatore. C’è grande merito di Scaloni e del gruppo in generale”.
Sulla felicità di Josè Mourinho dopo la vittoria al mondiale dell’Argentina? “Quando finì la partita con la Francia ero nella stanza per fare l’anti-doping, vado nello spogliatoio, prendo il telefono per parlare con la mia famiglia e vedo 5 chiamate perse da Mou. Credo di averlo chiamato prima di mia madre. Era molto felice perché ama gli argentini. Mi racconta sempre cose bellissime anche di Di María e di Messi, gli vuole molto bene. Ha un grande affetto per tutti gli argentini.”
Come hai preparato la richiesta di matrimonio per Oriana? “C’è voluto tempo, ho dovuto organizzare tutto, aspettare l’arrivo di alcuni amici. Volevo sorprenderla e per fortuna ci sono riuscito. Il video che è uscito lo ha registrato un amico, c’èra anche Alvaro Morata, che era complice di questa sorpresa. L’unica che non sapeva nulla era Oriana”.
Ora ti sposerai quando il calendario lo permetterà? “Si, è difficile per le tante partite. L’idea è quello di farlo in Argentina per stare vicino alle nostre famiglie e ai nostri amici”.
Ti emozioni se pensi al mondiale? “È impossibile non farlo, tutti che ci chiedevano foto, video, un ricordo. È una cosa che resterà per sempre, per tutta la vita. In carriera puoi vincere tanti trofei ma nulla è come il mondiale”.
Hai influito sul ritorno di Paredes a Roma? “Ho provato a convincerlo, quando ho parlato con lui la prima volta ancora non sapeva se tornare a Parigi o giocare per un’altra squadra. Ho parlato con Mourinho un paio di volte perché sapevo che voleva tornare a Roma. Un giorno, dal nulla, arriva Mou e mi dice: ‘Leandro è disposto a venire?’ L’ho chiamato e gli ho detto di tornare. Mi mancava parlare spagnolo nello spogliatoio, le nostre famiglie si conoscono. Gli piace molto la città, come a me. Questa è una città in cui la gente vive il calcio come in Argentina”
FONTE: You Tube – Gaston Edul