A Dubai lo storico agente dello Special One ha parlato ai Globe Soccer Awards sull’esonero del tecnico:
Jorge Mendes, qual è stata la sua reazione quando ha saputo dell’esonero di Mourinho? “Sono rimasto sorpreso. Non me lo aspettavo. Prima di andare avanti però permettetemi di dire una cosa”.
Prego… “José è stato allo United il primo allenatore che ha vinto tre trofei dopo il grande ciclo di Sir Alex Ferguson e David Gill, con una squadra che non era sul livello di quella con Beckham e gli altri campioni del passato. José è tornato al Chelsea e ha rivinto la Premier League. Con il Tottenham è stato esonerato prima di giocare la finale di Carabao Cup. Con lui la Roma ha rivinto una competizione europea a distanza di non so quanti anni. Mourinho è un vincente”.
Come sta adesso Mourinho? “Ha la coscienza tranquilla. Sa di aver lavorato tanto e bene nonostante la Roma avesse una rosa più limitata rispetto all’Inter e la Juventus”.
Però dopo il ko contro il Milan i giallorossi sono noni in classifica. Ammetterà che non è una posizione “giusta” per le ambizioni del club… “D’accordo il nono posto, ma quanti sono i punti di distacco dal quarto? Cinque, e alla fine del campionato mancano 18 giornate”.
Invece è stato esonerato… “Lui voleva continuare ed era convinto che avrebbe fatto bene anche se la situazione non era facile”.
Mourinho voleva anche restare alla Roma in futuro. Lei ha mai ricevuto telefonate dai Friedkin per il rinnovo? “Mai. Non c’è stata nessuna trattativa”.
Quando lo ha visto commosso che lasciava Trigoria in auto, cosa ha pensato? “Che Mou è un campione e alla fine ha vissuto una situazione triste che non avrebbe voluto vivere. Resta un tecnico da 26 titoli… E ne vincerà ancora, su questo non ho dubbi. Il calcio è un’industria di risultati e lui li ha sempre fatti”.
E se arrivasse un’offerta dall’Arabia? “Gli arabi lo hanno già chiamato, mesi fa, e gli hanno fatto una proposta economica folle, ma lui ha deciso di continuare nella Roma perché la ama”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Ramazzotti