Il Direttore sportivo giallorosso, Florent Ghisolfi, ha rilasciato un’intervista dove ha parlato A 360° della squadra giallorossa:
Primi 8 mesi a Roma, che voto si dà? Poteva fare di più? “8 mesi intensi, no? Penso di aver dato il massimo, penso che il voto non sia personale ma collettivo; è chiaro che non abbiamo fatto tutto bene. Quando sono arrivato quest’estate c’era un contesto difficile. Però abbiamo attraversato la tempesta senza mollare. Penso che oggi abbiamo una buona organizzazione. Siamo allineati con il mister, con la proprietà, pronti a lavorare bene. L’obiettivo adesso è prendere sempre ogni decisione con coerenza”.
Qual è l’acquisto di cui è più fiero? C’è un errore che non rifarebbe? C’è un giocatore forte che volevate e che non è arrivato? “Sì, non farò nomi. Preferisco parlare di quelli che sono con noi. Se un giocatore non si integra, la responsabilità è nostra. Non abbiamo fatto tutto bene. Però per i nuovi giocatori che arrivano è difficile trovare stabilità, trovare punti di riferimento. Un buon esempio è Kone. Ha giocato sempre con ogni allenatore, ha giocato bene con tutti gli allenatori”.
Che rapporto ha con Ranieri? Vi capita di avere pareri discordanti? “Siamo insieme, siamo allineati. Claudio era una scelta importante, non è qua per i soldi o per il suo ego, è qua per la Roma, è qua con il cuore e sta facendo molto bene. Se prendiamo la classifica della Serie A da quando è arrivato, siamo quarti, è un buon ritmo. Per quanto riguarda il mercato abbiamo trovato rapidamente il nostro modo di lavorare insieme e di essere allineati sui giocatori prioritari da prendere”.
Domanda sul progetto: quanto influisce il FFP e quando verrà annunciato il nuovo CEO? “Il CEO non è mia responsabilità. Sul progetto: sì, abbiamo i nostri paletti, però non sono qua per lamentarmi, perché abbiamo i mezzi per lavorare bene, dobbiamo continuare a lavorare per strutturare tutto il club. Quando sono arrivato io tutta la parte sportiva era alla fine del contratto, staff professionistico, staff delle giovanili, staff della femminile, scouting. Non deve più succedere. Abbiamo costruito un dipartimento scouting, di alto livello penso, abbiamo costruito un dipartimento di loan management con Balzaretti, abbiamo adesso 13 giocatori in prestito, giovani per la maggior parte, giovani che stanno giocando. E dobbiamo lavorare ancora sulla squadra, con gioventù, qualità, mentalità, fisicità, intorno i nostri giocatori di esperienza. Non chiediamo tempo, siamo la Roma e dobbiamo vincere sempre. Però dobbiamo lavorare anche per il futuro, per avere un club più forte domani. I Friedkin hanno un progetto molto ambizioso, vogliono una grande squadra, un grande club, una buona organizzazione per adesso, per il centenario e per il nuovo stadio”.
Torniamo sul mercato invernale. Sono partiti 5 giocatori, 4 dei 5 giocatori ceduti erano stati presi in estate. Una autobocciatura? “Questo è il nostro lavoro, dobbiamo adattarci, reagire. Abbiamo preso 10 giocatori in estate, in più abbiamo confermato giocatori già in squadra. Non tutti hanno avuto spazio, è normale. Le Fée aveva bisogno di rilanciarsi rapidamente e ha trovato un buon contesto, un buon club. Hermoso non voleva essere un’alternativa, a Leverkusen può mettersi in mostra. Dahl fa parte di quello che dicevo prima, parte del progetto, un giovane di qualità da prendere e mandare in prestito, in estate oppure ora a gennaio, avrà lo spazio per giocare e migliorare. Con Zalewski abbiamo trovato un compromesso per rinnovo e prestito, una buona cosa. Abbiamo fatto 5 entrate, con due prestiti, Gourna-Douath e Nelsson, abbiamo il tempo per valutarli. Abbiamo preso a titolo definitivo Rensch, Gollini e Salah Eddine. Siamo contenti, ma posso dire quello che voglio, alla fine è il campo che parlerà”.
Su Pisilli e Svilar: rinnoveranno con la Roma, faranno parte della Roma del futuro? “Sì. Sono il futuro della Roma, voglio essere chiaro. Stiamo lavorando sui giovani della Primavera, qualcosa di importante per noi, stiamo facendo il massimo per questo. Però volevo dire anche un’altra cosa: se un giocatore non vuole stare qui, noi non ci metteremo a pregarlo, perché la Roma si merita. Svilar la merita, prestazioni, mentalità top, stiamo lavorando sul contratto. Pisilli lo merita, dà tutto in campo e fuori, posso dire che il rinnovo arriverà presto”.
Il suo commento sulla gara di Porto e sull’arbitraggio… “L’andata a Porto stata una partita particolare, con un arbitro tedesco molto “casalingo”, è una cosa provata questa. Per me è stata una farsa. Voglio fare i complimenti alla squadra e allo staff per questa prestazione in queste condizioni. Questo però è il passato, ora dobbiamo concentrarci sul ritorno all’Olimpico, il secondo tempo, spero con un buon arbitro ma soprattutto con i nostri tifosi”.
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FONTE: Sky Sport