L’esterno della Roma ex Twente, da gennaio nella Capitale, ha rilasciato un’intervista sul suo arrivo nella “Città Eterna”, di Ranieri, Dybala e l’Olimpico…
La possibilità di andare al PSV e l’interesse della Roma “All’ultimo minuto. Quando l’AS Roma si è interessata, sapevo che volevo davvero fare quel passo. Mi sentivo al meglio lì”
La Roma “L’AS Roma è uno dei club più grandi del mondo. Questo è quello che vuoi come calciatore e come persona. Mi sono mostrato di più in Europa e quelle sono le partite con più prestigio. Il fatto che abbia giocato bene in quelle partite ha sicuramente aiutato. La cosa più importante per loro è che lo dimostri nelle grandi partite, quindi erano convinti”
Il connazionale Rensch “L’ho chiamato. Devyne è stato positivo e questo mi ha dato una piccola spinta. Nei miei primi giorni è stato bello averlo con me ma abbiamo un ottimo rapporto anche con gli altri ragazzi. È un gruppo molto unito, quindi siamo tutti una cosa sola. Ho un buon rapporto con tutti”
Il miglior giocatore della Roma “Credo di poter fare solo un nome: Paulo Dybala. Quello che a volte mostra in allenamento e in partita è davvero bello”
Si tratta del miglior giocatore con cui ha giocato “Bella domanda, ma direi di sì. Ci sono piccole cose, come un passaggio ricevuto o uno lasciato andare, che nessun altro vede”
L’inserimento in gruppo e le differenze con l’Olanda “Sono riuscito a trovare rapidamente il mio posto e spero di sentirmi ancora più a mio agio nei prossimi mesi, di poter cogliere la mia occasione. Ranieri è un allenatore molto esperto. È bravo nelle tattiche collettive e nell’individualità. Si impara tanto da lui durante l’allenamento. Qui giochi contro tante formazioni diverse. Nei Paesi Bassi giochi spesso contro il 4-3-3, ma qui ti viene chiesto qualcosa di diverso in ogni partita”
La piazza giallorossa “Ho capito scoperto il calore della piazza dal momento in cui sono salito sull’aereo con il mio agente e la mia famiglia. Quando sono atterrato a Roma, l’aeroporto era vuoto. Non c’erano voli, davvero. C’erano persone che mi aspettavano fuori e quella è stata la mia prima esperienza con l’AS Roma. Quando sono arrivato per la prima volta allo stadio… non ho mai provato niente del genere”.
FONTE: ESPN