Il caso Pellegrini e Villar…
“Un romano e romanista come lui non è normale che venga insultato. Succedeva anche a Florenzi e a De Rossi. Una volta Totti tirò la maglia in curva e qualcuno gliel’ha ritirata indietro. Assurdo. Pellegrini non è un regista, è una mezzala. Villar mi piace tantissimo, in lui vedo molto di Kakà. Mi ricorda il brasiliano per movenze e accelerazioni. Un consiglio? Tirare fuori più personalità, deve alzare la voce e chiedere la palla”.
Sul corso a Coverciano con De Rossi… “Io e Daniele abbiamo un rapporto speciale. Credo che farà il cammino per diventare allenatore della Roma e vincere quello scudetto che purtroppo non siamo riusciti a vincere insieme. Torno anche io con lui? A me piacerebbe lavorare con i giovani, ma non ditelo ad Alberto, il papà di Daniele che allena la Primavera”.
Sugli anni vissuti da protagonista nella Capitale… “La nostra Roma era fortissima e giocava bene ma aveva solo 13-14 titolari. Spalletti aveva creato un sistema perfetto e anche con Totti aveva un rapporto unico. Poi non so cosa sia successo. Erano davvero culo e camicia, quella storia non doveva finire così. Il derby più bello è quello del 2010 della doppietta di Vucinic, ci stavamo giocando il titolo. Il dolore più grande è Roma-Sampdoria. Cosa è successo a fine primo tempo nello spogliatoio? Non ve lo dirò mai”.
Su Fonseca… “La sua Roma ha troppi alti e bassi. Non sai mai se dopo una bella partita ne giocherà un’altra uguale”.
FONTE: Rete Oro