A margine di un’intervista con un quotidiano spagnolo, Gonzalo Villar ha sottolineato l’importanza del possesso palla del suo mister, Paulo Fonseca, sostenendo lo stesso e spiegare il perchè possa essere un’arma letale per le avversarie “rivelando un pezzo importante per accelerare e affinare l’idea di possesso che ha portato Fonseca“. E’ anche un’incitamento anche ai “compagni che quando non sanno cosa fare con il pallone, lo cercano subito per poter gestire la sfera con sicurezza, dinamismo e buon senso“.
L’INTERVISTA ORIGINALE La spettacolare vittoria della Roma sul Bologna è arrivata grazie ad un’ottima partita corale della squadra di Paulo Fonseca che ha assistito dagli spalti, dove ha scontato una squalifica, un’esibizione che conferma la sua idea. È vero che il Bologna ha giocato con perdite e ha dato più facilità, ma i capitolini hanno raggiunto una velocità di crociera grazie a un’ottima esecuzione dell’approccio di possesso e prominenza che il portoghese ha portato al suo arrivo dall’Ucraina. E Gonzalo Villar si sta rivelando, lo ha già fatto, come un pezzo per accelerare e affinare quell’idea. L’ex di Elche ha dato un grande contributo contro il Bologna. (…)
Villar si è già guadagnato il rispetto della Serie A e Fonseca gli concede la regia della Roma. Ha incatenato diverse prestazioni notevoli, sia in Europa League, che fino a poco tempo fa era la competizione in cui ha giocato di più, sia in campionato, dove ha già ottenuto un posto negli undici da mescolare con Veretout. La critica si arrende a lui. “Rende il difficile facile grazie alla sua intelligenza; dà ritmo e geometria alla Roma ”, spiega già di lui la Gazzetta dello Sport, elogiando il 22enne. “C’è una nuova luce nella cabina del direttore di gioco”, sottolinea il quotidiano italiano in riferimento all’agilità mentale che accelera la circolazione giallorossa. Villar era nel duello contro il Bologna il romanista che ha dato più passaggi e quello che ha perso meno palloni. Ma, numeri a parte, ha sprigionato quella sensazione da quando un compagno di squadra non sa cosa fare con il pallone, cerca subito l’ex Elche per gestirlo con sicurezza, dinamismo e buon senso. Villar guida sempre la partita nel modo corretto e, soprattutto, sta facendo il possesso che la squadra di Fonseca accumula solitamente per il suo stile, per non accumulare minuti di palla senza verticalizzare o approfondire.
Inoltre, sicuro di sé, si gira e esce dalla pressione con il pallone con grande autorevolezza, sbarazzandosi degli avversari con eleganza. Tanto che ha già superato Diawara nella rotazione e i media scommettono che sarà il partner a lungo termine di Veretout. Dovrà combattere con Lorenzo Pellegrini, una volta che Fonseca recupererà le sue “truppe” nel centrocampo e il nazionale italiano ritarda la sua posizione. Ma Villar ha già marcato il territorio in un campionato che torna a guardare con predilezione alla posizione del primato. Locatelli, Barella, De Roon, Freuler, Arthur, Benaccer, Kessie… E Villar, partita dopo partita, sta dimostrando di non avere nulla da invidiare a tutti loro. Ha affrontato Locatelli poche date fa in una partita segnata dall’espulsione di Pedro. È stato un duello che ha calibrato il suo momento.
Gonzalo Villar era una scommessa di Petracchi. L’allora direttore sportivo si precipitò lo scorso gennaio a ingaggiare un giovanissimo medium che già era strepitoso nella Seconda Divisione di Pacheta a Elche. Ora molti sono d’accordo. A poco a poco si è fatto spazio. Aiuta anche la colonia spagnola stabilitasi a Roma. Pedro, Pau, Carles Pérez e Borja Mayoral fanno parte della rosa giallorossa insieme a lui. Particolarmente vicino al primo è il centro, che vede nell’ex Chelsea e Barcellona la figura del veterano che aiuta i giovani a capire i rigori del calcio ai massimi livelli. Villar intanto tiene i piedi per terra senza tralasciare gli studi universitari a distanza.
FONTE: as.com