SKY Una sconfitta gravissima, di chi le responsabilità?
“Mia, sono io ad aver deciso di giocare con questa squadra. La responsabilità è mia, l’ho fatto con buona intenzione, doppia, di dare opportunità a gente che lavora tanto ma non gioca tanto e per dare opportunità di riposare a chi gioca sempre. In un campo artificiale con questo clima ho deciso di far riposare tanti. Abbiamo perso contro una squadra che ha più qualità di noi. La formazione che ha iniziato la partita e quella regolare del Bodo, quest’ultima ha più qualità”.
Non è questione di mentalità o approccio? È una questione tecnica? “Se potessi giocare sempre con gli stessi lo farei, ma penso che sia rischioso perché abbiamo una differenza significativa di qualità tra un gruppo di giocatori e un altro. È un rischio grande e in una fase a girone con 6 partite ho deciso di fare questi cambi. Sapevo i limiti di qualche giocatore, non è niente di nuovo per me, ma ovviamente mi aspettavo una risposta migliore. Ma la decisione è mia, quindi la responsabilità è mia”.
Rischio ferita? “Non c’è dubbio che lascia sempre una ferita. Sono stato onesto con i giocatori, non posso essere onesto con voi, ma nell’intimità della famiglia sì. E’ una famiglia forte dal punto di vista dell’amicizia e dell’empatia. Ma so che abbiamo limiti, una cosa sono una squadra di 12-13 giocatori, un’altra sono gli altri. Adesso una cosa positiva è che nessuno mi chiederà perché giocano sempre gli stessi”.
Domenica non si può sbagliare… “Non si può sbagliare mai e si può sbagliare sempre. Questo è il calcio. la nostra squadra principale sta giocando bene, non meritava più punti di quelli che abbiamo in campionato ma sempre giocando bene e con grande mentalità. Domenica andremo con questa mentalità, ovviamente con un peso sulle spalle con una sconfitta che definirei anche storica. Sì, non ho mai preso 6 gol ma il problema non è quello che sento io, ma per i ragazzi”.
Che spiegazione darebbe ai Friedkin? “Una spiegazione normale, con qualcosa che ho detto già in privato e anche prima del 6-1. Non è il 6-1 che mi fa dire qualcosa internamente e non ho mai voluto dire in modo obiettivo pubblicamente. Cercherò di fare tutto il possibile per restare chiuso e non prendere fuori cose interne”.
CONFERENZA STAMPA Come spiega questa partita? “Il risultato poteva essere 5-1 o 7-1, non è questa la direzione per spiegare qualcosa. Dopo il 3-1 la partita è stata completamente persa dal punto di vista emotivo, dopo è successo il dramma, appena prendevano palla segnavano. La spiegazione è chiara, erano più forti di noi ed è colpa mia. Ho cambiato con buone intenzioni, volevo far riposare gente che gioca sempre, siamo la squadra in Italia che gioca più volte con gli stessi giocatori e ho pensato che viste le paritte con Napoli, Cagliari e Milan, l’erba artificiale e le possibili conseguenze oltre al freddo. La loro prima squadra è migliore della nostra seconda, la squadra con più qualità ha vinto”.
C’erano 400 tifosi venuti da Roma, si sente di dire qualcosa a loro?
“Siamo stati con loro prima della partita e li abbiamo ringraziati per l’appoggio. Che altro dire per aiutarli? Non ci sono parole. La responsabilità è mia, ma se avessi fatto giocare la prima squadra, qualcuno si infortuna e poi prendiamo 4-5 gol dal Napoli domenica la decisione sarebbe stata sbagliato. Quando settimane fa dicevo che bisognava andare in Vaticano a pregare per non far infortunare i giocatori sapevo quello che dicevo. Dovevo giocare con i giocatori che giocano sempre e portarli al limite della stanchezza, ma così rischi una serie di infortuni”.
La squadra ha un problema di mentalità? “No, di qualità”.
È stata uno shock questa sconfitta? “Certo”.
Avete sottovalutato il Bodo? “Forse ho sopravvalutato la qualità dei miei, loro li abbiamo analizzato e sapevano che erano più forti delle altre squadre del girone. Pensavo che i miei potessero fare una gara diversa. Solbakken sembrava corresse in moto gp e i nostri in bicicletta. La prossima partita a Roma Mancini e Viña lo aspettano”.
ROMA TV Cosa è successo stasera?
“Loro avevano più qualità di noi. Ho deciso di cambiare con un doppio obiettivo: far riposare gente che non può giocare sempre e dare opportunità di giocare a bravi giocatori, che lavorano bene e si sforzano, che in allenamento lavorano da professionisti. Ma la loro squadra titolare, rispetto alla nostra squadra di seconde linee, aveva più qualità”.
FONTE: Sky Sport – P. Assogna