Al termine del match, l’allenatore della Roma, Josè Mourinho, ha rilasciato alcune dichiarazioni al riguardo:
DAZN Qualcuno non ha sfruttato l’occasione che ha avuto? “Sono d’accordo. Prima della partita mi sono dimenticato e lo faccio ora, un abbraccio alla famiglia di Mihajlovic. Chiedo loro scusa, un abbraccio a tutta la famiglia. Voglio anche chiedere scusa pubblicamente a Sanches, è dura per un calciatore ma è ancora più dura per un allenatore. L’ho fatto 3/4 volte nella mia carriera, ma mi scuso con lui. Senza Dybala la classe non c’è e senza Lukaku non abbiamo fisicità. Sapevo che sarebbe stata dura per noi. I calciatori in campo avrebbero voluto fare meglio e dare di più. Prima dell’1-0 la partita era in controllo, ma abbiamo avuto grandi difficoltà a livello fisico. Il Bologna ha calciatori di gamba e intensità, noi no. Kristensen ha i suoi limiti dal punto di vista tecnico ma ha fisicità. Poi la partita è diventata più complicata nonostante abbiamo avuto le opportunità per segnare”.
Qualche giocatore sta pagando dal punto di vista fisico come Pellegrini? “No. Mancini è in grande difficoltà, sta giocando con una pubalgia molto forte. Gioca perché vuole aiutare la squadra, è un esempio. Altri giocatori hanno limiti fisici e tecnici, il motore di Moro, Ndoye e Ferguson non è lo stesso dei giocatori nostri”.
La Roma è inferiore dal punto di vista fisico rispetto al Bologna? “Certamente. Voglio continuare nella Roma e se continuassi dovremmo pensare veramente bene ai limiti del FFP. Magari è meglio lavorare con i giovani che hanno un potenziale da sviluppare piuttosto che con giocatori che non hanno niente da sviluppare in vista del futuro. Vorrei continuare e sono disposto a pensare in un modo diverso”.
Il prossimo sarà un mese determinante… “Sì, ma la dimensione della squadra la conosciamo tutti. Quando ha tutti i giocatori disponibili ha qualità per lottare come fatto in tutte le stagioni, l’anno scorso non siamo arrivati quarti perché siamo arrivati in finale e abbiamo avuto problemi fisici. Siamo in grado di fare grandi risultati se tutti sono in forma”.
Anche la società vuole continuare con Mourinho?
“Non ne abbiamo parlato, tu sei il primo a sapere che io voglio rimanere. Quando i tifosi vedono una partita del genere c’è poco di cui essere innamorati, ma per 90 minuti ci hanno sostenuto. Quanti chilometri hanno fatto? Quanti soldi hanno speso? Sono tifosi unici, sarebbe dura una separazione da loro. Se la separazione dovrà esserci, non sarà mai per decisione mia”.
Ha fatto i complimenti a Motta? “Certo, sarà sempre un mio bambino”.
L’arbitro? “Quando fai questa partita è dura parlare dell’arbitro. C’è stata differenza di criterio nei gialli, manca un secondo giallo a Beukema. Era ovvia la seconda ammonizione, ma non voglio criticare l’arbitro”.
CONFERENZA STAMPA La spiegazione tecnica della sostituzione di Renato Sanches?
“Ormai con Renato viviamo una situazione di speranza, pensiamo sempre che lo spazio in partita, le responsabilità, l’adrenalina, siano il modo ideale per aiutarlo a fare il salto. Lui ha cicatrici emozionali, ha tante paure dovute agli infortuni, lavora a bassa intensità, su tutto quello che noi facciamo. Lui migliora nel volume ma mai nell’intensità. Nella scorsa partita ci aveva dato 60 minuti di speranza, e oggi ho pensato di inserirlo perché la squadra poteva avere bisogno della sua qualità. Poi però ho capito di aver sbagliato, perché lui non era pronto per fare questo salto. Mi dispiace. L’ultimo prima di Renato era stato Matic, e questo mi dispiace da morire ma oggi non potevo lasciare la squadra con un giocatore che era entrato in frustrazione. Ho dovuto prendere questa decisione”.
Ha detto che vuole restare a Roma. Cosa deve succedere perché questa proposta di rinnovo arrivi? Le è stato chiesto qualcosa di specifico? “Il compito che mi è stato affidato è quello di lavorare al mio massimo ogni giorno. La proprietà è sovrana. Io quello che voglio mettere in chiaro è che ci sono tante cose che mi avvicinano a questo club e a questo popolo… Non voglio che la gente pensi che la mia frustrazione sia più forte della vicinanza che io sento per la Roma. Se succederà, la mia partenza a fine stagione non sarà una mia scelta”.
Per lei il progetto è fatto con giocatori giovani, in gamba, stile Bologna… “Il Bologna ha una rosa fantastica. Mi piacciono tantissimi giocatori di questa squadra, tutti i tre di centrocampo e altri che erano in panchina. Sono però tutti giocatori con gamba, che hanno intensità e questa è una grande qualità. Anche tra i nostri ci sono tanti ragazzi che arriveranno, perché hanno gamba, motore e le condizioni per svilupparsi. Noi dobbiamo fare tutto il possibile per raggiungere i nostri obiettivi”.
Le piacerebbe vincere una scommessa con i giovani? “Nono a me piacerebbe vincere lo scudetto! Però la nostra realtà è il quarto posto e noi fino alla fine dobbiamo lottare per questo. Ora siamo in un periodo difficilissimo in cui se non siamo al massimo del nostro potenziale, ci sono squadre che ci possono mettere in difficoltà. Oggi mancava la fisicità di Romelu e le qualità di Dybala, io lo sapevo prima della partita che sarebbe stata dura, ma andiamo avanti e pensiamo al Napoli”.
La sua sensazione è che la sua volontà di rimanere a Roma verrà recepita dalla proprietà? “Non ho sensazioni, so che sto lavorando bene con la proprietà. Io sono sicuro che se fosse possibile la proprietà spenderebbe 20/30 milioni per un difensore a gennaio, ma non può farlo. Basta pensare a Kristiansen, che a oggi non può giocare in Europa. Questo per dire che l’ambizione della proprietà è la stessa che ho io, come la frustrazione… Io però non voglio scappare da questa situazione, sono disponibile per ogni tipo di progetto che la società voglia fare in futuro. Devo però scegliere la mia vita prima di giugno, per me e per questa gente. Io non dirò mai vado via”.
Motta.. “Ha una squadra perfetta per lui, con giocatori giovani che hanno gamba. Sta facendo un lavoro fantastico che lo stanno aiutando a crescere, e sono molto felice per lui. Lui sa perfettamente cosa io penso di lui e io so cosa pensa di me… Resterà per sempre il mio bambino”.
ROMA TV “Mi scuso con la famiglia Mihajlovic, mi sono dimenticato di mandare loro un abbraccio prima della partita, lo mando ora a tutti. Mi scuso anche con Renato Sanches, quello che è successo che è entrato e poi è uscito è molto dura per un giocatore. L’avrò fatto 4 volte penso in carriera, prima di lui è toccato a Matic con il Chelsea, è dura per me e per lui, ho dovuto pensare alla squadra. Mi fa male al cuore ma ho dovuto farlo. Ho detto poi che voglio continuare nella Roma, sarebbe troppo difficile separarmi da un club e da una tifoseria unica. Ho avuto tante tifoserie fantastiche, se ci separiamo non sarà per causa mia. Ho detto questo perché qualche volta sarà meglio dare opportunità ai giovani, che hanno potenzialità per svilupparsi, anziché prendere calciatore su cui non c’è niente su cui sviluppare, che non tornerà più top, si perde tempo. Quando loro hanno segnato, è stato un momento dove la gara era controllata, c’è stato il cross di Kristensen con Belotti che ha sfiorato un bellissimo gol, loro hanno segnato con una transizione dove hanno più gamba, dove c’è gente che fa 50 metri, poi se ci manca Paulo ci manca quella qualità, con Romelu ci manca la presenza fisica, ci è mancato tanto. Il Bologna ci ha preso in un momento di difficoltà massima, giocare senza Dybala e Lukaku è difficile”.
FONTE: DAZN/Redazione Tuttoasroma/ROMA TV