DAZN In cosa bisogna migliorare per vincere i big match?
“Oggi dico solo che è stata una grande Roma. L’ho già detto nello spogliatoio. Ovviamente parliamo di una sconfitta, ma posso solo dire grande Roma sotto ogni aspetto. Complimenti ai miei, a tutti i giocatori che hanno giocato con qualche difficoltà. Abbiamo giocate con concentrazione, fiducia e coraggio. Poi una sconfitta rimane una sconfitta, ma se guardo alla natura del progetto devo guardare alla crescita della squadra e al modo di giocare. Credo che la squadra che meritava di vincere ha perso, ma è il calcio”.
L’episodio del rigore? “Non voglio commentare, non ho tutti i dati in mano. Voglio isolarmi da questo episodio e concentrarmi su ciò che ha fatto la mia squadra. Spero che tutte le parole che abbiamo sentito da parte della Juventus nello spogliatoio vengano dette pubblicamente. Loro sanno perfettamente com’è andata la partita. Io qualche anno fa ho vinto qui senza meritare tanto e oggi ho perso facendo una partita che mostra bene in che direzione andiamo. Una sconfitta rimane una sconfitta e la crudezza dei numeri dice zero punti”.
Buona prestazione difensiva, tornando all’episodio: cosa è successo tra Abraham e Veretout? “Abraham è un ragazzo coraggioso, pieno di fiducia, è stato nell’azione del rigore e qualche minuto prima ha avuto un’iniziativa in cui ha trascinato la squadra. Era in un momento di fiducia, poi arriva il rigore. Abbiamo una linea strutturata, il primo è Veretout, il secondo Pellegrini e il terzo è Abraham. Ma se uno se la sente di tirare per me non è un problema. Grande partita di entrambi. Quando tu giochi queste partite non devi andare a casa con rammarico, ma che sei grande, anche meglio di loro e consapevolezza di giocare. Abbiamo un piano di gioco, abbiamo controllato il loro contropiede in cui sono forti con gente come Chiesa e Cuadrado. Abbiamo avuto gioco interno per costruire, ma quando affronti una squadra che difende bene e con quei due professori in difesa non è facile, ma abbiamo fatto cosa sufficiente per vincere o pareggiare. Ho detto che o vinciamo o perdiamo questa partita. loro si sentono bene in questa situazione di blocco basso, non è facile segnare. Ma complimenti ai miei, il risultato…quasi dicevo una parolaccia. Ma è stata una grande Roma, sono contento dell’evoluzione della squadra”.
Abraham ha già imparato tutto del nostro calcio o deve fare un processo di crescita? “Il nostro è un campionato diverso dal suo. Abbiamo diversi posizionamenti tattici con la palla, senza partiamo dal 4-4-2 ed è importante che lui e Pellegrini sappiano i momenti della pressione e per chiudere gli spazi. In Inghilterra non è da tipico 9, noi non siamo una squadra da contropiede ma dobbiamo difendere con il blocco 4-4-2, sta imparando e sta facendo uno sforzo per adattarsi. È un bravo ragazzo, siamo felici di averlo come siamo felici di avere tutti i ragazzi in panchina, che devono crescere per arrivare al livello di una squadra che come progetto vuole arrivare il più in alto possibile”.
CONFERENZA STAMPA
“Non voglio dare giudizi, ho tante cose positive da dire dei miei che sarei potuto restare quei per tanto tempo. Abbiamo fatto un grande lavoro, dai giocatori ai preparatori, la gente ha lavorato quasi 24 ore. Abbiamo lavorato a gruppi e siamo riusciti a giocare bene contro la Juve. L’unica cosa negativa è il risultato. È il pragmatismo dei numeri, zero punti per noi. Ma per il nostro progetto (e per me è la prima volta che lavoro con un progetto simile) è importante capire l’evoluzione della squadra. Con le qualità e i limiti che abbiamo. Per me una grande Roma, un risultato che non meritavamo”.
Abraham voleva calciare il rigore. L’errore di Veretout? I cori contro di lei, ha risposto con il segno del ‘triplete’…? “Sui rigori la gerarchia è definita, Veretout è il primo, Abraham è il terzo. Non posso dire parolacce… Per me non è un problema, loro hanno deciso così. Jordan ha sbagliato, Szczesny ha parato… Se i giocatori si sono innervositi? Magari no ma non voglio giocatori che hanno paura di giocare, per me non è un problema. Riguardo al pubblico, prima di tutto sono felice che il calcio è tornato ad essere tale, felice che lo stadio era quasi pieno. Poi gli insulti… magari mi incontrano per strada e mi chiedono una foto o un autografo, dentro allo stadio gli insulti non sono un problema per me”.
Sulle parole di Orsato del vantaggio post rigore? Oggi come mai pochi cambi? “Il quarto uomo mi ha detto che sul rigore non c’è vantaggio… Una sorpresa sono stati anche i tre minuti di recupero. Riguardo i campi, è difficile cambiare quando una squadra gioca bene, abbiamo giocato secondo le nostre potenzialità ed è difficile giocare con loro con un blocco così basso dietro. Oggi abbiamo giocato con questa linea di quattro dove Karsdorp è stato in dubbio fino all’ultimo e in panchina avevamo solo Reynolds, Kumbulla e Calafiori”.
ROMATV
“Se andiamo sul pragmatismo la crudeltà del risultato è questa, abbiamo perso, 0 punti. Ma se abbiamo la capacità di guardare quello che stiamo costruendo al livello di filosofia di gioco, mentalità di squadra e coraggio, possiamo solo essere contenti. E’ difficile dire ‘felici’ dopo la sconfitta, ma magari orgogliosi di quello che stiamo facendo e sulla costruzione di questa squadra sicuramente. Per me una grande Roma”.
La prestazione di questa sera può dare consapevolezza? “Penso che non cambi niente, giochiamo la prossima con il Napoli che finora ha solo vinto e non cambia niente. Sappiamo dove vogliamo andare. Se veniamo qui e giochiamo alla pari della Juve per non dire che abbiamo dominato tutta la partita, non vedo motivo per non fare lo stesso con il Napoli”.
Applausi dai tifosi anche stasera, significa che il percorso è chiaro… “La gente ovviamente è triste, vuole vincere. E noi siamo i primi a voler vincere. Però come dico qualche volta vinci e sei felice ma senti che le cose non si stanno costruendo in modo solido. Altre volte perdi ma senti che c’è sostanza, che c’è una base di lavoro a tutti i livelli. Anche nel modo di lavorare a Trigoria, del dipartimento medico, dei preparatori atletici, come si recuperano i giocatori che hanno problemi fisici, sacrificio… C’è gente che dorme a Trigoria per stare lì più tempo e fare del proprio meglio. Esiste qualcosa di forte dietro questa performance, è dura però spiegare che questa prestazione ha portato all’1-0 per loro”.
FONTE: DAZN / Redazione Tuttoasroma / Roma TV