Al termine della partita contro il Bayer Leverkusen, valevole peril ritorno della semifinale di Europa League, pareggiata dalla Roma per 0-0 e dato l’accesso alla finale a Budapest,il capitano della Roma, Lorenzo Pellegrini, ha rilasciato alcune dichiarazioni al riguardo:
SKY I gruppi che hanno un’anima come il vostro spesso raggiungono gli obiettivi. “Il messaggio che tutti vogliamo dare all’Emilia Romagna è la forza. È nelle difficoltà che si dà il meglio di se stessi. Ora a Roma stanno festeggiando, ma non possiamo dimenticare la tristezza di quella gente. Noi come gruppo non possiamo dimenticarlo. Questa è la mia squadra. Se non abbiamo Smalling in panchina magari non vinciamo questa partita. Quando perdi Spinazzola e Celik, se non hai Smalling in quel momento sarebbe stato molto difficile. È questione di dettagli. Bove giocava nei campi di plastica, ora ha giocato da quinto di destra. Questi ragazzi hanno dato tutto. Questa partita è l’insieme del lavoro, dell’esperienza, di saggezza tattica e di cercare di nascondere i problemi. Siamo una squadra incredibile. Se posso chiedere qualcosa di più ai romanisti è che lunedì si meritano qualcosa di speciale lunedì quando partiremo da Trigoria”.
Due finali in due anni. Si rende conto che è nella storia della Roma? “Magari sì, ma non lo so. Non mi importa però. Io penso a far crescere i ragazzi e aiutare i romanisti, che mi hanno dato tanto dal primo giorno. Dobbiamo fare sempre il massimo per portare gioia e oggi è molto grande dopo essere arrivati a un’altra finale europea”.
Stasera non hai corso come le altre volte in semifinale. Esperienza o mancanza di agilità? “Agilità non è ancora un problema. L’esperienza non gioca un ruolo perché la gioia e la pressione si sente uguale. È difficile giocare contro i miei amici, non mi piace festeggiare davanti a loro. Xabi Alonso sta facendo un lavoro straordinario, è uno dei miei e faccio un po’ fatica a festeggiare”.
Affronterà il Siviglia in finale e la Fiorentina è in finale di Conference… “È una bella cosa per il calcio italiano. Nel nostro caso Juventus o Siviglia sono fortissime, la mia preoccupazione era andare in finale. Il Siviglia ha grandissima esperienza in queste partite e quindi sarà difficilissimo, ma ce la giocheremo. Ora pensiamo a Salernitana e Fiorentina”.
DAZN Un’altra finale europea con l’esperienza dei vincenti. È d’accordo?
“Con esperienza, con tutto quello che in quanto gruppo di lavoro abbiamo accumulato in questi due anni. I giocatori hanno imparato tanto dal punto di vista tattico ed emotivo, siamo arrivati qui in difficoltà estreme. Dal momento in cui Dybala, Smalling, Wijnaldum si fanno male e abbiamo dovuto fare un mese senza di loro, un mese di partite con Inter e Milan, dove era praticamente impossibile ruotare la squadra, giocavamo sempre gli stessi. Arriviamo qui oggi e si infortunato Celik e Spinazzola, non abbiamo più terzini. La squadra trova sempre nella sua forza umana soluzioni. Di solito gli allenatori dicono che è un piacere lavorare con questa gente, per me non è un piacere ma è un onore lavorare con questi ragazzi”.
Bove addirittura oggi ha finito da laterale destro. La rende orgoglioso arrivare in finale con un gruppo giovane ma unito? “Incredibile. È incredibile anche che Smalling in una situazione estrema sia a disposizione per giocare. È incredibile. Devi parlare con loro, sono fantastici”.
C’è anche un modo per arrivare in Champions: batter il Siviglia… “Non penso alla Champions, è una finale da giocare e in cui dare tutto quello che abbiamo come facciamo sempre. Non sto pensando alla Champions o no, c’è una coppa e vogliamo portarla a casa”.
CONFERENZA STAMPA Che sapore ha questa finale?
“Per noi non è facile, è sempre difficile. Ci sono sempre difficoltà. I ragazzi sono straordinari. Sono due anni insieme, sono sicurissimo che arrivo al pullman e c’è Sergio Oliveira qui. Chi arriva si abbeverà di questo spirito, di questa mentalità. Il gruppo è straordinario. Anche io ho un gruppo straordinario di assistenti, di analisti, di preparatori, che lavorano tantissimo. Poi andiamo ai dettagli, perché un mese fa, quando si fanno male Paulo, Gini, Smalling, Ricky, solo noi abbiamo pensato che fosse ancora possibile. Anche il romanista più romanista ha pensato che la storia fosse finita. E non era finita, i ragazzi trovano forza nella loro organizzazione tattica, nella mentalità, nell’empatia. È stata una partita epica, con un grande stadio, un grande pubblico, un grande arbitro. Senza un grande arbitro sarebbe stato un caos, c’era pressione incredibile ovunque. I ragazzi hanno avuto una capacità tremenda, ma anche un controllo emozionale importante. Sono super orgoglioso dei ragazzi, in questi momenti gli allenatori dicono che è un piacere lavorare con loro, per me non è un piacere, è un onore”.
Tu sei lo special one… “Che special…”
Hai raggiunto due finali di fila con la Roma… “Questa finale è più di quella dello scorso anno. Se fai il paragone, trovi differenze significative. Il Campione d’Austria, la quarta della Liga, il campione d’Olanda, questa squadra che è terza-quarta da quando c’è Xabi Alonso. Poi, una squadra che ha avuto tutti questi problemi… solo queste squadre fantastiche che hanno giocatori da 50-60-70 milioni come il City, ieri sono entrati Alvarez, Foden e Mahrez. Anche queste squadre, se perdono 4-5 giocatori fondamentali, soffrono. Bove non era titolare, non è che Mourinho è un mago che ha reso Bove titolare. Bryan era difensore centrale, Wijnaldum era infortunato, doveva per forza giocare Bove. Ed è merito di Bove saper giocare a questo livello, è una cosa straordinaria. Il FFP è durissimo, un investimento di 7 milioni di euro nelle due finestre di mercato, Solbakken poteva essere utile a uscire dalla panchina e non abbiamo potuto metterlo in lista. Questa Europa League è tanta Europa League, il Siviglia ha eliminato Juventus e Manchester United, che a sua volta aveva eliminato il Barcellona. Una competizione di altissimo livello, onestamente dico che il mio Porto è stata una grandissima sorpresa, il Porto continua a essere l’ultima squadra non delle top leghe europee a vincere la Champions, da lì solo spagnole, tedesche, inglesi e italiane. Ma questa è un’impresa molto molto importante. Mi sento un bravo allenatore, però devo avere l’umiltà di dire che questi ragazzi mi hanno portato in finale, non io loro”.
Dybala? “Le partite più difficili per me sono quelle con i possibili supplementari. Puoi fare un cambio all’80’, pensando che un giocatore possa aiutare la squadra per 10 minuti, poi vai ai supplementari e quel cambio ti pregiudica. Devi frenare gli istinti, devi leggere tutto con grande concentrazione, devi prevedere gli scenari. La partita è andata in una direzione per cui ho aspettato fino alla fine. Avrei messo Paulo nei 90′ minuti solo in caso di sconfitta, e avrebbe giocato 30 minuti negli eventuali supplementari. Anche con l’1-0 lo avrei messo. Nel supplementare hai la possibilità del sesto cambio e se lui non va bene hai una sostituzione da fare. Abbiamo gestito questo bene. Ora abbiamo due partite di campionato, dobbiamo gestire Paulo e vedere quello che può fare, l’ideale è giocare minuti. È importante che Gini stia bene, che Chris sia entrato senza problemi. Abbiamo Spinazzola e Celik fuori, ma El Shaarawy sta arrivando, penso che potrà giocare se non lunedì la prossima, Llorente sta arrivando, Karsdorp no. Purtroppo Karsdorp non sta arrivando. Penso che nessuno dei due tra Spinazzola e Celik abbia un infortunio importante, ma qualcosa c’è lì, un primo grado, qualcosa c’è. Né questa, né la finale sono partite per Missori, ma le ultime di campionato sì. La nostra squadra ha sempre problemi, non ricordo partite senza problemi”.
ROMA TV Sensazioni?
“Spero che lunedì vedrò i tifosi da Trigoria allo stadio. Questo meritano i ragazzi e questo chiedo ai romanisti: da Trigoria allo stadio”.
La corsa sotto il settore ospiti? “Conosco qualcuno che è lì, conosco anche uno che conosci anche tu, Antonio. Antonio per arrivare qui ha fatto una cosa incredibile: treno, Bologna, aereo ecc… Pensando che ci sono tanti Anotnio che hanno fatto questo sacrificio io penso a loro, fa parte del mio lavoro pensare a questa gente. Ho sentito emozione per loro”.
FONTE: Sky / DAZN / Redazione Tuttoasroma / Roma TV
BAYER LEVERKUSEN-ROMA 0-0. La Roma è in finale!!! (TABELLINO)