La Roma sale a quota otto punti in classifica e si prende la momentanea vetta della classifica in attesa di tutte le altre gare di giornata. Finisce 3-1 contro un buon Lecce, almeno nelle fasi iniziali, e che nel secondo è stato domato con estrema facilità.
Primo tempo soporifero a Trigoria, dove le due squadre faticano a trovare il varco giusto versa la porta avversaria. Poco meglio il Lecce, che sfonda un paio di volte da sinistra con cross sempre insidiosi ma mai concretizzati. È proprio da una situazione simile che nasce il pari pugliese, con l’ingenuità di Piermattei che abbatte Lerga a palla quasi sul fondo portando il direttore di gara ad assegnare il calcio di rigore. Dal dischetto glaciale Marrocco, che opta per la soluzione centrale battendo Bouaskar. A portarsi in vantaggio era stata però la Roma, con l’unico tiro in porta di Maccaroni che, su cross di Virgilio, in girata bacia il palo e fulmina Lupo. Non troppi gli spunti dei primi 45’: in difficoltà Raimondi da quinto di destra, spesso e volentieri aiutato da Balestra – in grande crescita – e che è stato sostituito a fine primo tempo. Rimanendo sempre in tema difensivo, non proprio al top Piermattei, che attorno alla mezz’ora ha consegnato a Minkov un pallone invitante, fortunatamente per la Roma il 9 pecca di precisione e spara al lato. A proposito di cambi, invece, da segnalare l’uscita anticipata di Belmonte per un problema alla coscia, al suo posto Teixeira.
Ad inizio ripresa la truppa di Scala alza i giri del motore e trova l’immediato vantaggio: imbeccata di Maccaroni per Modugno, tutto facile per il 9 che davanti a Lupo non sbaglia e timbra il 2-1. Ancora in evidenza Maccaroni, che sulla splendida palla a tagliare l’area di Virgilio non trova la porta (da posizione comunque defilata). Di nuovo il 10 capitolino pericoloso: angolo da destra, l’ex Lazio Di Marzio svetta ma fuori area c’è Maccaroni che si coordina alla perfezione e spara col mancino, la difesa respinge. Ora è assalto totale alla porta di Lupo: senza dimenticare il colpo di testa di Terlizzi, fuori di un nulla, al quarto d’ora assolo di Teixeira che si libera nello stretto e calcia verso il secondo palo col mancino, il numero 1 ospite devia in corner. La Roma continua a spingere, il Lecce non riparte più ed ecco il tris romanista: Fasanella per Strata e tapin dell’esterno. Nel finale solita girandola di cambi e triplice fischio, non prima di una splendida esecuzione di Virgilio dalla distanza respinta dal volo plastico di Lupo. (…)

FONTE: Ufficio stampa AS Roma – Gazzetta Regionale – L. Canicchio











