(PREMIUM SPORT)”A volte quando si pareggia, non si fa il nostro, è una vittoria importante per la fiducia. Ünder ed El Shaarawy meritavano il gol. Dal punto di vista atletico si può solo migliorare, oggi ho cambiato 5 giocatori e se si va avanti di 2-3 gol la gestione è più facile. Sono soddisfatto della squadra, abbiamo veramente creato tanto ed era quello che volevo”.
Guai a fermarsi? “Esatto, la mia testa è già a Benevento, guardare la classifica ora fa un po’ male perché abbiamo una partita da recuperare”.
Dzeko? “Ha giocato per la squadra, poi poteva segnare 2-3 gol in più. Sono molto sereno, ci siamo chiariti subito, a volte si cerca qualcosa che non c’è, il calcio è fatto anche di sofferenza, noi con l’Atletico abbiamo fatto un ottimo primo tempo e poi abbiamo sofferto. Stiamo crescendo fisicamente, ho fatto giocare calciatori con caratteristiche differenti, in queste gare non facili ho sacrificato Defrel. Oggi la squadra ha forzato le linee di passaggio che fanno parte del mio gioco”.
Florenzi? “Ce lo teniamo stretto, avevo in mente di farlo giocare già a Genova, con l’Atletico l’ho valutato a rischio per la forza dell’avversario, sarà un valore aggiunto per tutti i ruoli, non solo per quello di oggi”.
Alone di scetticismo? “Ci accompagnerà sempre ai primi risultati negativi, voglio solo essere positivo e serve creare entusiasmo, portando la gente allo stadio e facendo giocate spensierate, con la voglia di far male all’avversario”.
Il gol di Nainggolan? “Parte da un concetto importante, cioè di portare più uomini in zona palla, lo abbiamo fatto ancora poco e in questa partita si è evidenziato maggiormente e sono state create queste linee di passaggio dove Nainggolan è bravo”.
Pellegrini? “Ho voluto fortemente qui alla Roma, con me è stato due anni ed è cresciuto tantissimo, è un capitale della Nazionale. Ha grandi potenzialità ma deve lavora con l’umiltà che l’ha contraddistinto. Schick non è ancora pronto per giocare dall’inizio, ha fatto pochi allenamenti”.
4-3-3? “Giocherò col 5-3-1 così son tutti contenti (ride, ndr)”.
(SKY SPORT) Lamentarsi fa bene… “Sono qui per facilitare i giocatori, non complicargliela. Si è parlato fin troppo di una partita in cui Edin ha sofferto per la grande forza dell’Atletico. Per essere grandi e diventare grandi bisogna soffrire insieme. Lui l’ha capito e oggi si è messo a disposizione della squadra, segnando e creando per i compagni”.
Pellegrini è più di una riserva? “Non mi piace parlare di alternative per i giocatori. Uscirà e rientrerà, è un ragazzo che conosco bene è il terzo anno che ci lavoro, conosce quello che voglio. Oggi ha avuto quella capacità di verticalizzare in certe occasioni, è stata una buona prova di Lorenzo, di Florenzi… Oggi ne ho inseriti quattro-cinque nuovi”.
La lite tra Bruno Peres-Gerson? “Non ho visto niente, avevo altro a cui pensare, cioè quello che dovevo dirti qua. Si sono presi un po’ in giro, uno ha dato uno schiaffo a un altro per scherzo, sono cose tra calciatori”.
Stai lavorando sul lavoro sulle fasce? “Il lavoro delle catene oggi è stato eccellente e la capacità di liberare De Rossi. Spesso dico che si entra da una parte e si esce dall’altra, soprattutto con le squadre che si chiudono, la capacità di creare superiorità numerica sugli esterni è più facile crearla quando si esce da una pressione. Loro hanno cercato di portare più uomini in zona palla e non in modo coordinato, questo ci ha permesso di attaccarli da un’altra parte”.
Hai qualche suggerimento per Schick? “In questo momento sta lavorando. Dal punto di vista psicologico lo sto facendo lavorare da prima punta e da esterno come oggi. Lui ha caratteristiche particolari che mi permetteranno di modificare l’assetto di gioco, ha qualità come le ha Defrel, in queste gare l’ho sacrificato però mi ricordo che lui ha fatto con me la prima punta per due anni. Qui si è messo a disposizione della squadra a differenza di Cengiz Under che oggi ha dimostrato di avere qualità importanti nonostante sia giovanissimo. Faccio sempre lavorare i giocatori con grande serenità, mettendoli al servizio della squadra e cercando di sfruttare al meglio le qualità di ognuno, vi assicuro che Schick ne ha veramente tante”
Stai cercando di far venire Schick più dentro al campo con la spinta di Florenzi? “E’ vero, in gara abbiamo provato proprio questo, nello stesso tempo se il terzino non mi dà ampiezza me lo deve dare la mezz’ala, perché in questo caso permette ad un attaccante come Schick di avvicinarsi a Dzeko, così è più contento (ride, ndr), ed essere allo stesso tempo più pericoloso in zona gol”.
Siete felici di aver ritrovato Florenzi? “Quello che spicca di Alessandro, allenandolo, è la grandissima personalità e di avere un atteggiamento differente a seconda della zona di campo. Dal basso gioca semplice, quando arriva nei 20-25 metri, osa e rischia e questo lo differenzia dagli altri giocatori”.
(CONFERENZA STAMPA) 30 tiri verso la porta? “Ogni partita nasconde insidie, è giusto affrontarla con piglio, determinazione e qualità. Se fai solo tre gol c’è qualcosa da migliorare. Tre punti importantissimi, dovevamo ricominciare a vincere. Mercoledì ci sarà un’altra partita, non possiamo basarci troppo su questa”.
Gerson e Bruno Peres? “Ce l’avevano con me (ride, ndr). Al di là delle battute, non ho visto niente. Mi hanno detto che stavano scherzando tra di loro e si son capiti male. E’ la normalità, a volte si litiga come in famiglia. Non sempre andiamo tutti d’accordo, è un episodio di poco conto, non l’ho nemmeno visto”.
Rotazioni a Benevento? “Ci sta che vedremo altri elementi, cambierà qualcosa sicuramente, abbiamo tante partite, anche oggi il turnover ha dato risposte positive”.
Pellegrini e Florenzi? “Lorenzo è un giocatore fortemente voluto da me e dalla Roma, è avvantaggiato. Conosce le mie idee di calcio, può darci un aiuto, è venuto qua per essere uno dei giocatori importanti, è un giocatore non solo capitale della Roma ma anche della nazionale. Ho scelto il momento giusto per far rientrare Florenzi, per la sua condizione psicofisica”.
Cambi in ritardo? “Se guardiamo le altre partite, fare cambi contro l’Inter mi sembrava assurdo. Credo che uno cambi quando le cose non vadano, oggi volevo dare più minuti a chi non aveva giocato 90’ e avevo dubbi su Florenzi, avevo da gestire Nainggolan che veniva da un problemino muscolare. Cambio spesso, non è detto che i cambi vadano fatti subito. Faccio in base alle necessità e al momento della gara”.
Un giudizio sul Verona? “Fabio (Pecchia, ndr) è un amico, a volte si passa dal dire qualcosa di scontato all’ipocrisia. È una difficoltà oggettiva, gli faccio un grandissimo in bocca al lupo. Dire altro mi sembra non il momento giusto”.
(ROMA TV) Quanto serviva questa vittoria? “Serve per dare convinzione, il fatto che queste linee di passaggio che abbiamo ricercato e le verticalizzazioni sono per me motivo di soddisfazione. Oltre la partita in cui abbiamo creato tanto e potevamo fare di più”.
Il gruppo ha risposto come squadra… “Il gruppo viene come modo di fare e come atteggiamenti, come voglia di lavorare assieme. Per giocare un tipo di calcio come questo serve essere una catena unica anche dal punto di vista mentale, ed è questo il lavoro che stiamo facendo”.
In questa occasione provi a trovare comunque dei difetti? “A fine primo tempo ho detto alla squadra “Se voi siete contenti io non lo sono”. Mi aspettavo che la chiudessero prima, non ci vuole niente a riaprirle, come successo con l’Inter, dominando per 70 minuti. Per noi è stata una lezione e non dobbiamo ripeterla, dovevamo comunque essere più cinici nell’andarla a chiudere. Sono pretenzioso ma sappiamo che il calcio è così”.
I movimenti di Pellegrini? “Lorenzo è un po’ avvantaggiato, lavora con me da 3 anni e sa quello che voglio, cioè la capacità di ballare tra le linee. Sta raggiungendo un’ottima condizione fisica e si allena con la mentalità giusta”.
Risposte da Dzeko… “Gliel’ho data io facendolo giocare! Oltre le battute, sa benissimo di aver detto delle parole sbagliate dettate dal fatto che si era sentito isolato. Quando si vede che la squadra soffre si deve dare quel qualcosa in più, attraverso anche le partite di sofferenza come quelle contro l’Atletico Madrid”.
Florenzi? “Grande personalità e spensieratezza, allenandolo si vede. Sa scegliere tutte le giocate nelle determinate situazioni, questo è questione di personalità. Ho visto che all’inizio era frenato, ha meritato ora questa chance. Ho ritenuto meno opportuno farlo giocare con l’Atletico ma questa era l’occasione giusta”.