La Roma tira fuori i passaporti, ma è il Milan a ricordarle che deve prima pensare al campionato. I sorteggi del girone alzano il sipario anche sulla Champions, facendo riaffiorare le tante emozioni vissute qualche mese fa, con quell’insperata storica semifinale. Eppure Di Francesco è ben consapevole che prima di organizzare il girovagare europeo dei suoi, deve riconquistare credibilità nello spogliatoio, passando per una buona prestazione stasera a San Siro (ore 20,30 diretta Sky). È solamente la terza giornata di campionato, ma agosto si chiuderà già con un primo mini-bilancio. I giallorossi trovano sul loro cammino europeo il Real Madrid, campione in carica, l’avversario più affrontato nella competizione continentale ( ben 10 volte) e il più temuto tra quelli possibili partendo dalla seconda fascia. Ma lo sconforto è subito ricalibrato da nuove ambizioni grazie a un’urna che non si mostra così malvagia: Cska Mosca e Viktoria Plzen (già affrontata con Spalletti due anni fa in Europa League) le altre due squadre che compongono il girone.
«Sulla carta sembra un sorteggio favorevole, mentre è un girone duro — l’analisi di Totti — il Real farà un cammino a parte, perché anche senza Cristiano Ronaldo sono degli alieni mentre noi cercheremo in ogni modo di arrivare secondi. La Roma cercherà di arrivare il più lontano possibile, le aspettative quest’anno sono altissime e abbiamo una squadra competitiva, la società ha fatto delle scelte e penso sia da rispettare».
Delle scelte dovrà farle anche stasera a San Siro Di Francesco, atteso al varco dopo la pessima prestazione della sua Roma contro l’Atalanta. «Sento tanti processi e non mi piace — si difende il tecnico — mi sembra tutto prematuro. Comunque non siamo stati brillanti né di testa né di gambe, con l’Atalanta, quindi vorrei adesso una grande risposta, perché ci è mancata cattiveria agonistica, un po’ d’anima pronta alla guerra». E per andare alla guerra calcistica, servono calciatori — soldati, senza paura e pronti anche a ” sporcarsi” in campo, senza esser troppo belli, per portare a casa il risultato. Per quello sta pensando di ripartire dalla coppia De Rossi — Nzonzi. «Possono coesistere loro due, l’ho detto anche prima di vederli giocare insieme. Il sistema di gioco va a farsi friggere se non c’è applicazione di squadra. Il cambiamento tattico è sintomo di intelligenza, e io sono qui a trovare le soluzioni, perché non mi aspettavo una prestazione del genere».
Al posto di Florenzi ci sarà Karsdorp, mentre i bocciati dovrebbero essere Pellegrini e Cristante, con Pastore alle spalle di Dzeko, Under e Kluivert. Di Francesco si è rotto una mano durante la sfida contro l’Atalanta, spera stasera di tornare tutto intero e di poter vivere la sosta di campionato con maggior serenità, lavorando su un’identità di squadra che è ancora in fase embrionale.