Sono bastati diciotto minuti nel concitato finale di Genova per fornire la conferma: El Shaarawy è tornato. Non soltanto disponibile dopo tre settimane, smaltito il problema muscolare subito durante il ritiro con la Nazionale, ma anche rimettendo subito in campo il giusto spirito di sacrificio. Tre minuti dopo aver dato il cambio a Kluivert, il Faraone si è goduto da vicino il gol del vantaggio firmato da De Rossi. Poi si è messo a disposizione della squadra che doveva a tutti i costi conservare il vantaggio e portare a casa i tre punti dopo tante giornate amare, attenendosi a compiti più di copertura che d’attacco.
Preziosissimo il suo lavoro sulla fascia sinistra, a dare manforte a Kolarov e più in generale a tutti i compagni in fase difensiva. Un atteggiamento sicuramente apprezzato da Ranieri, come dagli altri tecnici che si sono alternati sulla panchina giallorossa prima di lui. Il ricorso frequentissimo a El Shaarawy da parte di tutti gli allenatori che lo hanno avuto a disposizione deriva proprio dalla sua capacità di abbinare tecnica sopraffina a capacità di ripiegamento. (…)
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FONTE: Il Romanista – F. Pastore