I numeri non sempre coincidono con l’estetica: con la terza vittoria per 1-0 in 9 partite di campionato, la Roma veleggia a 21 nodi. Sono due i punti in più rispetto all’inizio della scorsa stagione, quando in panchina c’era Luciano Spalletti. Ma il dato più incoraggiante arriva dalla tenuta difensiva: ok, contro il Crotone non è una grande notizia se non prendi gol, ma ieri sera Alisson è rimasto senza concedere reti per la sesta volta su nove partite. Significa che due volte su tre, almeno per ora, Eusebio Di Francesco chiude la porta in faccia agli avversari. In Champions League la media si abbassa, una volta su tre, ma è anche comprensibile: quando giochi in Europa il coefficiente di difficoltà si alza notevolmente. Sotto questo aspetto il confronto con la prima parte del campionato 2016/17 è ancora più soddisfacente: la Roma un anno fa aveva subito più del doppio dei gol, 11 contro 5, dopo 9 giornate. E così adesso, alla fine del turno infrasettimanale, Di Francesco ha la migliore difesa dell’intera Serie A.
EQUILIBRIO – Della solidità di squadra colpisce anche la quasi totale mancanza di patimenti. Come già era accaduto domenica scorsa contro il Torino, la Roma Alisson resta spesso inoperoso: è il frutto dei nuovi equlibri di squadra. E così i giallorossi scoprono un’ottima tendenza, che spesso è decisiva ha lasciato solo briciole offensive all’avversario senza rinunciare a tenere in pugno il gioco: ieri il possesso palla ha superato di parecchio il 70 per cento e anche nello stadio del Toro, in trasferta quindi, la percentuale era stata del 68,4%. E’ proprio vero che è diventa difficile incassare gol se gli altri non riescono a toglierti il pallone.
ESPLOSIONE – Emblema di questo nuovo corso è Federico Fazio, il migliore in campo contro il Crotone. Il suo impatto sulla squadra, per la capacità di difendere avanzando e per la qualità nell’impostazione del gioco, ha consentito alla Roma di non pagare l’assenza di Manolas. Quando anzi è stato utilizzato nel suo ruolo specifico, centrale destro, Fazio non ha mai… subìto gol: è successo a Benevento, con Manolas in panchina, e contro il Napoli, dopo l’infortunio del compagno, in coppia con Juan Jesus, e poi ieri con il Crotone di fianco a Hector Moreno (due partite giocate da titolare, zero gol presi). Ma non è solo merito dei singoli, a cominciare da Alisson che in alcuni casi è stato decisivo nella protezione del fortino. Accorciando le distanze tra i reparti, alzando la linea difensiva per governare la partita, Di Francesco intrappola gli attacchi altrui: sei volte è finito in fuorigioco il Torino, altrettante il Crotone.
SFORTUNA – Continua però la jella in zona-gol. Con i pali di Kolarov e Dzeko, la Roma sale a 11 legni in 9 partite in campionato. Sono almeno 5 in più di qualunque altra squadra di Serie A, nonostante una gara in meno giocata. Anche per questo, sempre rispetto alla squadra dello scorso anno, la truppa romanista ha segnato di meno: 16 gol contro 23. E’ sempre sulla fase offensiva che Di Francesco deve insistere per avvicinare il vertice.