Riecco la vera Trigoria. Dopo dieci giorni di spopolamento un po’ malinconico, Eusebio Di Francesco ha potuto rivedere la Roma al completo per cominciare a parlare del ciclo – affascinante e durissimo – che impegnerà il gruppo con 7 partite in 3 settimane.
GESTIONE – Ieri Pallotta, dagli Stati Uniti, ha messo in guardia la squadra dal rischio di pensare troppo in anticipo al Barcellona, che capita mercoledì prossimo. Prima la Roma deve concentrarsi su un’altra trasferta non semplice, sabato a Bologna, ed è proprio sull’aspetto mentale che in queste ore sta insistendo Di Francesco. Il quarto di finale di Champions League intriga ovviamente di più, stuzzica la fantasia dei giocatori migliori, però è per assurdo secondario rispetto al campionato, che offre un corridoio per restare nell’Europa che conta attraverso un piazzamento tra i primi quattro posti: in questo momento la Roma è terza e non può lasciare troppi punti per strada perché il +5 sulla Lazio quinta, con un derby da giocare proprio nel pieno del prossimo ciclo di partite, non è rassicurante. E così Di Francesco ruoterà qualche calciatore fra le due partite ma senza esagerare: il turnover più ampio si vedrà sabato 7 all’Olimpico contro la Fiorentina. Tra Bologna e Barcellona invece, compatibilmente con le condizioni fisiche dei tanti nazionali, giocherà la formazione migliore possibile.
Uno dei dubbi in vista di sabato è Dzeko, che ha giocato due volte con la Bosnia e potrebbe lasciare il posto a Schick, rilanciato dal gol segnato lunedì in Cina con la Repubblica Ceca. El Shaarawy inoltre dovrebbe essere preferito a Perotti, dopo la doppietta segnata martedì nella partitella con la Primavera e dopo l’assiduo lavoro effettuato a Trigoria negli ultimi giorni.
K.O. – A centrocampo invece dovrebbe esserci il trio solitamente più utilizzato: De Rossi mediano con Nainggolan e Strootman mezzali. Lorenzo Pellegrini invece rischia di non andare neppure in panchina a causa del risentimento a un polpaccio riportato a Londra con la Nazionale. Oggi è prevista una risonanza magnetica che dovrà certificare l’entità del danno. Ma di sicuro Di Francesco non lo utilizzerà dal primo minuto. Per contro, aumentano le alternative in panchina perché Grégoire Defrel è stato completamente recuperato e sarà convocato. Può sperare anche l’altro Pellegrini, il giovane Luca, che ormai da un mese lavora in pianta stabile con il gruppo dopo il doppio infortunio al ginocchio.