Ci vogliono tanto coraggio e tanto amore per accettare un’eredità così. La Roma che Claudio Ranieri dovrà guidare nelle ultime 12 giornate del campionato, provando a portarla al quarto posto e aprire le porte del forziere d’oro della Champions League, è una squadra depauperata nel fisico, nel morale e nella tattica. (…).
Ieri c’è stata una sfilata di giocatori a Villa Stuart che ha ricordato la ritirata delle truppe napoleoniche dopo la battaglia della Beresina: Daniele De Rossi (polpaccio destro) starà fuori almeno un mese; Manolas (soleo del polpaccio destro) e Lorenzo Pellegrini (bicipite femorale della coscia destra) sperano di recuperare per Roma-Napoli del 31 marzo, dopo la sosta per le nazionali, saltando così Roma-Empoli di lunedì sera e Spal-Roma; Fazio ha un problema minore ma, in ogni caso, è squalificato per la prossima gara, come Dzeko e Kolarov; Schick ha un affaticamento ma gli verrà chiesto di stringere i denti, sperando di non peggiorare la situazione come è accaduto a Cengiz Under che continua a lavorare a parte e manca dal campo dal 19 gennaio, quando uscì al 5’ di Roma-Torino per un problema muscolare ben più grave di quello che era stato descritto a Trigoria, che era diventata una specie di porto delle nebbie.
La squadra per l’Empoli è quasi obbligata, soprattutto se Ranieri deciderà di tenere il 4-2-3-1 per non stravolgere troppo: Olsen; Karsdorp, Marcano, Juan Jesus, Santon; Nzonzi, Cristante; Florenzi, Zaniolo, El Shaarawy; Schick. Pallotta è intervenuto come un bulldozer anche nel reparto medico. Pagano il medico sociale, dottor Riccardo Del Vescovo, e il capo dei fisioterapisti Damiano Stefanini, messi sotto pressione nei mesi scorsi per recuperare a tempo di record giocatori da rimandare in campo nell’emergenza permanente della gestione Di Francesco. (…)