Un altro romanista se ne va dalla Roma, Edin si è comportato come uno di noi, ha dato il massimo, ha sopportato tutto, ci ha fatto vedere grandi giocate, va via con la maglia sulle spalle e lascia rimpianti come è successo con pochi altri. Restano sempre meno i romanisti nella Roma: il Capitano in tribuna, De Rossi, Pellegrini e Florenzi in campo e poi Radja e probabilmente Manolas. Gli altri sono di passaggio, qualcuno di talento, altri meno, dirigenti compresi.
Il presidente è un business-man (?): troppo complicata da spiegare la sua visione, infatti neppure ci prova. Noi osserviamo e cerchiamo di capire,ma talvolta sembra impossibile. Di Francesco tira diritto e dice : se sarà ancora nostro, giocherà Dzeko ed è un modo per fare uscire allo scoperto i responsabili della società. Ammetterete che, nel momento più delicato della stagione, allenatore e giocatori non sono sostenuti da una società granitica alle spalle. Anzi, sono lasciati a loro stessi, alle loro capacità. Tranne Eusebio, nella Roma nessuno parla chiaro, con lingua diritta.