Alle ore 12.30, Claudio Ranieri, risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza pre gara di Roma-Milan, in programma domenica18 maggio alle ore 20.45 allo stadio Olimpico.
Il reparto offensivo della Roma è da altissima classifica o è da rinforzare? “Del mercato ne parleremo a fine campionato. Ora non è il momento, ma i fatti parlano chiaro. Basta vedere i gol fatti e quelli sbagliati”.
L’episodio di Atalanta-Roma, il rigore revocato, vuole aggiungere qualcosa e rispondere al Presidente della Lega? “Resto della mia idea, non dico se è rigore o meno. Parlo di uniformità di intenti per quanto riguarda il protocollo VAR. In questa stagione ci sono stati episodi molto simili e il VAR non è intervenuto. Io discuto quando è chiaro ed evidente errore, il VAR non è mai intervenuto in Italia e in Champions quando erano successi episodi simili. Solo questo, ma con tranquillità”.
Carlo Mazzone disse che se o sali i gradii dello stadio o sei romano…Cosa le mancherà di più dell’Olimpico? Cosa direbbe a un allenatore che non è mai stato qui? È la sua ultima all’Olimpico… “La differenza è legata al fatto che siamo romani e romanisti, magari un altro allenatore proverà altre sensazioni. Quando ero un ragazzo del settore giovanile della Roma e vedevo la prima squadra giocare all’Olimpico mi batteva forte il cuore. Salire quegli scalini è una cosa che va oltre a vedere lo stadio pieno, i tifosi ci sono stati vicini pure nelle difficoltà e questa è una sensazione bellissima”.
L’anno prossimo la Roma può essere costruita per lottare per lo Scudetto? “Abbiamo due mercati ristretti, cercheremo di sbagliare il meno possibile. Spesso non vince la più forte, ma chi ha costruito qualcosa. L’Atalanta è stata formata in 9 anni, noi dobbiamo migliorare e abbiamo iniziato a mettere le fondamenta. Vogliamo costruire una squadra che sia un orgoglio per i tifosi”.
Saelemaekers? Per il futuro è cambiato qualcosa? “Di mercato non parlo. Soulé si è adattato bene in quella fascia, Saelemaekers giocava a meraviglia con Dybala e con l’assenza dell’argentino ho visto che non era più lo stesso. Ho cambiato per questo motivo. Alexis è sempre nella mia mente, è un giocatore importante”.
Quanto è importante raggiungere l’Europa dal punto di vista finanziario? “Importante, io voglio arrivarci. Penso a dove era la squadra prima del mio arrivo, alla voglia e alla determinazione della mia squadra… Sarebbe super importante arrivare in Europa”.
Le scelte tattiche a Bergamo sono state fatte in prospettiva Milan? “C’è da dire che quando ci abbassiamo e se siamo attenti è difficile che ci facciano gol. Noi abbiamo preso il gol di Lookman proprio perché su una punizione siamo rimasti aperti e gli abbiamo fatto battere la palla inspiegabilmente. Nessuno davanti alla palla, tutti e due aperti, per cui la palla ci è sfilata in mezzo ai due. Non è una questione mia di abbassarsi, è anche la forza dell’avversario. Poi bisogna sempre vedere la forza dell’Atalanta, quella delle ripartenze. Infatti loro sono stati pericolosissimi sempre nelle ripartenze, ma così come siamo stati noi pericolosissimi. Perché se noi avessimo fatto il rigore o i gol che si sono mangiati loro e non ci saremmo mangiati noi, cioè quegli episodi positivi, saremmo a riparlare della stessa partita dell’Inter. Grande Roma, attaccato, è stata lì, concentrata, ha sbandato un poco, però alla fine ha vinto. E qui invece diciamo che la Roma si è ribassata, si è messa dietro, ha preso gol, questo è.
Le esclusioni di Mats Hummels e Paredes? “Cosa abbiamo fatto in quelle nove partite in cui hanno giocato? Vinto. Grazie”.
In futuro si cercherà di dare continuità al suo lavoro oppure si punterà a segnare più gol? “Cercheremo di fare il meglio che possiamo fare seguendo anche la linea dei giocatori che abbiamo, senza stravolgere troppo”.
La Roma ha organizzato qualcosa per lei al termine della partita per salutare lo stadio? “Se l’hanno fatto è giusto che non me lo dicano, ma non lo so. Sono 500 panchine in Serie A, sono contento. Anni fa ne feci mille in totale a Londra. Entrai nella Hall of Fame dei Mille e neanche lo sapevo. Per cui sono cose che rivedrò tra un mesetto, spero di avere tempo per guardare quello che ho fatto”.
Qualche big verrà sacrificato sul mercato, si è parlato di Svilar, N’Dicka… “Onestamente ne avete parlato voi e non ne abbiamo parlato noi in società. I mercati sono sempre aperti a mille situazioni. Noi cercheremo di fare del nostro meglio per dare ai tifosi una squadra competitiva. Ma è importante lo zoccolo duro e la mentalità che abbiamo costruito quest’anno. Questa è una squadra seria e che si impegna. Noi non possiamo sbagliare i giocatori che arrivano”.
Oggi è il compleanno di Bove… Le piacerebbe vedere un suo ritorno alla Roma? “Già me l’avevano detto e gli manderò un messaggio. Voi non lo sapete, ma io chiesi a Mourinho di darmi Bove al Cagliari. José però mi disse: ‘No, me lo tengo io qua’. Gli faccio i migliori auguri e tutto ciò che desidera, è un ragazzo meraviglioso. Non lo conosco, ma basta poco per capire che tipo di intelligenza ha”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma – dall’inviato a Trigoria R. Molinari











